Lo dice Cristian Odoardi, presidente della Cna di Pescara, a detta del quale «basta girare per le nostre città in questi giorni, o entrare nei negozi, per rendersi conto di quanto pesante sia il condizionamento dell’opinione pubblica di fronte ai quotidiani bollettini che si diramano dalle varie zone d’Italia interessate. L’Abruzzo, al momento, appare marginale rispetto ai focolai più significativi del Paese, e tuttavia gran parte delle attività produttive appare colpita a fondo, a partire da commercio e turismo: un settore, quest’ultimo, in cui il timore di dover fare i conti, nei mesi prossimi, con gravi flessioni di prenotazioni e fatturato, è tutt’altro che infondato. Per questo, dunque, chiediamo almeno alle amministrazioni più grandi del nostro territorio – penso a Pescara, Montesilvano, Spoltore, Città Sant’Angelo, Penne – di varare misure urgenti a favore delle imprese, sotto forma di dilazione se non di riduzione delle principali tasse locali, in modo da dare respiro alle imprese in questo momento di emergenza».
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