Mutuo e fondi Fas per la nuova emergenza, ma emergono dubbi sulla gestione del sistema
PESCARA – La Cna abruzzese se da una parte sostiene la proposta avanzata dal presidente Gianni Chiodi per far fronte alla nuova emergenza, dall’altra solleva dubbi e interrogativi sull’effettiva capacità della Regione di tenere davvero sotto controllo i conti del sistema sanitario.In una nota la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa afferma :
la scelta di coprire il nuovo, ennesimo “buco” nei conti della sanità regionale, attraverso la contrazione di un mutuo da 200 milioni di euro e l’utilizzo dei fondi Fas, è l’unica strada percorribile, se non si vogliono colpire al cuore imprese e famiglie abruzzesi.
Ha affermato ancora la confederazione artigiana presieduta da Italo Lupo:
la nostra economia, già duramente provata da crisi e terremoto non reggerebbe un ulteriore “salasso”, perché, forse non si è capito, stavolta si prospetterebbe una addizionale di almeno due punti sulle aliquote di Irpef e Irap. In più occasioni abbiamo pubblicamente sostenuto l’azione di riordino della sanità avviata dalla Regione, ritenendola congrua alla creazione di un sistema proporzionato all’Abruzzo, che garantisca qualità ai cittadini nella erogazione dei servizi e certezza della spesa.
Se però, a scadenza periodica ci si trova di fronte all’emersione di nuove voragini finanziarie, allora è più che giustificato lo scetticismo sull’effettiva capacità di tenere il sistema sotto controllo. Ed è ancora peggio se, come risulta da dichiarazioni rese alla stampa da esponenti del governo regionale e documenti ufficiali, l’ulteriore deficit fosse già da tempo a conoscenza della Giunta regionale.