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Covid-19, il Sindaco di Pineto: “Zona rossa? No grazie”

da Marina Denegri

Verrocchio ha dichiarato che la situazione é sotto controllo; verranno anche effettuati tamponi a tutti coloro che lavorano col pubblico

comune Pineto

PINETO – “Ho appreso con un certo stupore dalla stampa la presa di posizione del capogruppo della Lega in Regione, Pietro Quaresimale, il quale chiede l’istituzione di una zona rossa a Pineto. Intanto è bene precisare che Quaresimale non è a conoscenza della situazione sul territorio che amministro, per sua stessa ammissione infatti riferisce di notizie avute informalmente. Lo ringrazio per il suo interessamento, ma la situazione, che pure ha fatto registrare casi in aumento, è sotto controllo dato che siamo in stretto contatto con la Asl. Il momento è delicato e difficile e aggiungere ulteriori preoccupazioni ai cittadini a quante già ne abbiamo non ha alcun senso”. Così il sindaco di Pineto, Robert Verrocchio, replica al capogruppo della Lega in Regione, Pietro Quaresimale, il quale ha chiesto misure più stringenti per la città a tutela della popolazione.

“Invitiamo i cittadini a restare a casa – prosegue Verrocchio – per contenere al massimo la diffusione del virus, intanto non stiamo a guardare. Ho richiesto al Direttore del Dipartimento Prevenzione della Asl di Teramo, Ercole D’Annunzio, a scopo precauzionale, la possibilità di effettuare tamponi a tutti coloro che sono in contatto con i cittadini per lavoro (commercianti, forze dell’ordine, medici, farmacisti…) e per i volontari che, sebbene asintomatici possono rappresentare un rischio per i fruitori del loro servizi oltre che per le loro famiglie. L’elenco dettagliato delle persone che dovranno essere oggetto di questo screening sarà fornito dall’Amministrazione Comunale. Inoltre ho chiesto la possibilità di effettuare i tamponi anche a soggetti indicati dai medici di famiglia i quali sapranno indicare un dettagliato elenco delle persone che hanno necessità di verificare il loro stato di salute. Queste misure sicuramente aiuteranno a contenere il contagio e a circoscriverlo. Una zona rossa, alla luce dei numeri registrati, al momento non è una misura che gli esperti ritengono necessaria”.

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