Il 23 marzo due posti letto di terapia intensiva si aggiungeranno agli altri sei già operativi al G8. Presto i posti diventeranno quattordici
L’AQUILA – Saranno attivati domani, 23 marzo, altri due posti di terapia intensiva nel cosiddetto G8, il piccolo ospedale limitrofo al San Salvatore dell’Aquila, realizzato per l’evento mondiale dopo il sisma del 2009 e riaperto da alcuni giorni come covid-hospital. Lo riporta l’Ansa.
Nella struttura sono attualmente sei i posti attivati, di cui cinque occupati da pazienti intubati: il sesto si è liberato stamani per la morte del 69enne funzionario di banca in pensione di Castel di Sangro (AQ) a causa di una polmonite provocata dal coronavirus. Come sottolineato dal primario del reparto di Rianimazione, professor Franco Marinangeli, nei prossimi giorni saranno pronti altri sei posti “che potranno attivarsi a seconda delle esigenze”.
Quindi si arriverà a 14. Il G8 è stato infrastrutturato a tempo di record, anche con donazioni private, per arrivare a 36 e, se la situazione dovesse precipitare, a 42 posti. Nelle ultime ore, con i medici in prima linea sul cantiere, coordinati dallo stesso Marinangeli, sono state finiti gli impianti per l’areazione e per le telecamere che permettono di controllare da una regia i pazienti anche con lo zoom.
“Anche oggi tutti al lavoro per affrontare il prossimo futuro con maggiore tranquillità – spiega Marinangeli in un post su Fb – Mentre voi siete a casa, e vi ringraziamo per questo, noi continuiamo a prepararci. Fino a quando la curva non comincerà a invertire la tendenza continueremo ad agire con prudenza. Stiamo affrontando questa terribile patologia con quanto di meglio la tecnologia e la farmaceutica oggi offrano e nel frattempo incrementiamo i posti letto. Domattina avremo due posti in più..già pronti e attrezzati con ventilatore, monitor e tutto quanto necessario. Entro la settimana contiamo metterne in funzione ulteriori 6 per terapia intensiva e subintensiva, già completamente attrezzati. Il nostro obiettivo è di garantire il massimo delle cure a tutti e al momento sono in grado di tranquillizzarvi in questo senso”.