Notizie del 21 gennaio sul Covid-19 in Abruzzo, i dati del bollettino: scendono a 442 (-1) ricoverati, 43 (-2) terapia intensiva, 9 decessi
REGIONE – Giovedì 21 gennaio 2021 prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews.eu. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione e i dati dell’emergenza Coronavirus. Ieri si sono registrati 279 nuovi positivi su 7.196 tamponi analizzati. 7 decessi, che hanno portato a 1349 il totale. I dimessi/guariti dall’inizio dell’epidemia sono 27.478. I ricoverati in malattie infettive sono 443, in terapia intensiva 45. Gli attualmente positivi sono 10.978.
NOTIZIE SUL CORONAVIRUS GIORNO PER GIORNO
BOLLETTINO DEL 21 GENNAIO 2021 IN ABRUZZO
Disponibile il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale. Sono complessivamente 40025 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza.
Rispetto a ieri si registrano 212 nuovi casi (di età compresa tra 2 e 97 anni).
I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 34, di cui 12 in provincia dell’Aquila, 7 in provincia di Pescara, 8 in provincia di Chieti e 7 in provincia di Teramo.
Il bilancio dei pazienti deceduti registra 9 nuovi casi e sale a 1358 (di età compresa tra 71 e 94 anni, 3 in provincia di Chieti, 1 in provincia dell’Aquila e 5 in provincia di Pescara). Del totale odierno, 4 casi sono riferiti ai giorni scorsi e comunicati solo oggi dalle Asl.
Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 28007 dimessi/guariti (+529 rispetto a ieri).
Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 10660 (-327 rispetto a ieri).
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 583092 tamponi molecolari (+4162 rispetto a ieri) e 21946 test antigenici (+6631 rispetto a ieri).
Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari al 1.9 per cento.
442 pazienti (-1 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 43 (-2 rispetto a ieri con 4 nuovi ricoveri) in terapia intensiva, mentre gli altri 10175 (-324 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Del totale dei casi positivi, 11839 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+31 rispetto a ieri), 8851 in provincia di Chieti (+80), 8276 in provincia di Pescara (+45), 10550 in provincia di Teramo (+61), 342 fuori regione (-2) e 167 (-4) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
AGGIORNAMENTO NEWS
Il commissario straordinario Domenico Arcuri in un report illustrato alle Regioni, ha ammesso che, a causa dei ritardi delle consegne Pfizer, la seconda dose del vaccino Covid è a rischio. Secondo gli accordi presi con la casa farmaceutica, entro il 31 marzo dovrebbero essere consegnate all’Italia 8.635.154 dosi ma “al momento, ai sensi della pianificazione ricevuta da Pfizer, al 15 febbraio risulterebbe una consegna all’Italia di 3.885.570 dosi, pari al 45% dell’ordine iniziale”.
“Qualora tutte le regioni somministrassero tutte le dosi disponibili nella settimana precedente (116.154 al giorno in Italia) -continua il report- con il solo magazzino residuo nonché con le dosi ipotizzate in consegna da Pfizer, non ci sarebbero tutte le dosi necessarie per i richiami (628.541) considerando il numero di vaccinati nei 21 giorni” “mancherebbero 54.071 dosi per il richiamo”. Per questo il Commissario ha detto che “è necessario condividere una distribuzione delle dosi”.
Il Governatore della Regione Emilia Romagna e presidente della conferenza delle Regioni ha comunicato che nella videoconferenza di martedì sera con i ministri Boccia e Speranza e con il commissario Arcuri si é deciso il riequilibrio tra regioni e ci sono Regioni, come, appunto L’Emilia Romagna e la Lombardia che sono state colpite in maniera più pesante. Intanto la Regione Lazio, per ovviare a queste difficoltà, da oggi sospende le prime vaccinazioni proseguendo solo esclusivamente con i richiami.
Secondo i dati illustrati nel corso di un webinar organizzato da Confindustria e Intesa San Paolo in un’economia italiana fortemente colpita dalla pandemia, il cui recupero totale dei livelli di Pil è previsto per il 2025, l’Abruzzo è stato solo leggermente meno impattato grazie alla maggior presenza di servizi ‘non market’ nell’economia regionale. Le difficoltà della regione vengono da lontano, sia per quanto concerne i livelli di Pil, che nel 2019 erano ancora inferiori ai livelli del 2008, sia per quanto concerne alcuni settori storici di specializzazione come l’abbigliamento. Senza dimenticare le difficoltà derivate anche dagli eventi sismici.
La crisi in atto, è stato spiegato, impatterà su tutti i principali comparti regionali, ma vi sono altresì settori che mostrano buone prospettive di recupero come l’Agroalimentare, le Costruzioni (il cui peso nell’economia abruzzese è superiore alla media italiana) ed in generale il Sistema Casa, anche grazie agli effetti degli incentivi Ecobonus e Superbonus.