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Coronavirus in Abruzzo, i dati del 9 novembre: +625 nuovi positivi

da Marina Denegri

covid19 lunedì

Notizie del 9 novembre sul Covid-19 in Abruzzo, bollettino e dati: salgono a 513 (+29) i ricoverati, 48 (+5) in terapia intensiva

REGIONE – Lunedì 9 novembre prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione e i dati dell’emergenza Coronavirus. L’ultimo bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale del 6 novembre si registravano 395 nuovi casi (di età compresa tra 2 mesi e 93 anni). Dei nuovi casi, 204 erano riferiti a tracciamenti di focolai già noti.

I positivi con età inferiore ai 19 anni erano 49, di cui 22 in provincia dell’Aquila, 9 in provincia di Pescara, 7 in provincia di Chieti, 11 in provincia di Teramo. Il bilancio dei pazienti deceduti registrava 7 nuovi casi e sale a 584 (di età compresa tra 63 e 92 anni, 3 in provincia dell’Aquila, 3 in provincia di Teramo e 1 in provincia di Chieti).

Nel numero dei casi positivi erano compresi anche 4340 dimessi/guariti (+67 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) erano 8581 (+317 rispetto a ieri). Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 308505 test (+3067 rispetto a ieri).

468 pazienti (+10 rispetto a ieri) erano ricoverati in ospedale in terapia non intensiva42 (+6 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 8071 (+301 rispetto a ieri) erano in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Del totale dei casi positivi, 3939 erano residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+143 rispetto a ieri), 2582 in provincia di Chieti (+86), 3135 in provincia di Pescara (+59), 3564 in provincia di Teramo (+101), 95 fuori regione (+12) e 190 (-10) per i quali erano in corso verifiche sulla provenienza.

Il giorno 8 novembre in Abruzzo si registravano 584 nuovi positivi su 3349 tamponi analizzati. 242 sono relativi alla Provincia dell’Aquila, 115 a quella di Teramo, 81 a quella di Pescara, 123 quella di Chieti, 23 fuori regione. Nessun decesso. I ricoverati in malattie infettive erano 484, in terapia intensiva 43. Gli attualmente positivi erano 9324 (+437). Il totale risultava superiore di 10 unità per residenze che non erano state inserite precedentemente.

NOTIZIE SUL CORONAVIRUS GIORNO PER GIORNO

BOLLETTINO CORONAVIRUS IN ABRUZZO, I DATI DEL 9 NOVEMBRE 2020

Disponibile il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale. Sono complessivamente 15143 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza.

Rispetto a ieri si registrano 625 nuovi casi (di età compresa tra 6 mesi e 96 anni). Dei nuovi casi, 208 sono riferiti a tracciamenti di focolai già noti.

I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 106, di cui 29 in provincia dell’Aquila, 16 in provincia di Pescara, 18 in provincia di Chieti, 43 in provincia di Teramo.

*(il totale risulta inferiore di 1 unità in quanto è stato eliminato un caso risultato duplicato)

Il bilancio dei pazienti deceduti registra 6 nuovi casi e sale a 602 (di età compresa tra 56 e 92 anni, 2 in provincia dell’Aquila, 1 in provincia di Teramo, 1 in provincia di Pescara e 2 in provincia di Chieti).

Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 4669 dimessi/guariti (+77 rispetto a ieri).

Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 9872 (+541 rispetto a ieri).

Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 319079 test (+3951 rispetto a ieri).

513 pazienti (+29 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva48 (+5 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 9311 (+507 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

Del totale dei casi positivi, 4531 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+212 rispetto a ieri), 2928 in provincia di Chieti (+131), 3391 in provincia di Pescara (+100), 3967 in provincia di Teramo (+185), 134 fuori regione (+3) e 192 (-7) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

AGGIORNAMENTI NEWS

Il bollettino dell’8 novembre 2020 parlava di 32.616 nuovi casi in tutta Italia, 26.440 ricoverati, 2.749 quelli in terapia intensiva; 331 decessi.

“Provvedimenti opportuni, che vanno nella direzione giusta: quella della mediazione tra l’esigenza di non sfaldare il tessuto produttivo del Paese e quella di assumere provvedimenti più drastici laddove gli indicatori mostrino che il virus non è sotto controllo e i sistemi sanitari non siano in grado di reggere al suo impatto”. Così il Presidente della Federazione degli Ordini dei Medici (FNOMCeO), Filippo Anelli, commenta il nuovo Dpcm firmato dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, e la relativa ordinanza, firmata dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, che individua misure restrittive per le Regioni più a rischio.

Diamo atto al Governo di aver tenuto in debito conto le preoccupazioni dei medici, che, ricordiamolo, rimangono molto forti anche nelle aree ‘gialle’ – continua Anelli – Ora più che mai, è necessario un monitoraggio costante e preciso della situazione, per individuare e arginare i nuovi focolai e le situazioni di criticità. Riponiamo la nostra piena fiducia nel Ministro della Salute, Roberto Speranza, affinché adotti i provvedimenti più opportuni laddove la situazione epidemiologica dovesse peggiorare – aggiunge – Inoltre, vanno pensati e messi a sistema interventi sull’organizzazione dei sistemi sanitari, per renderli flessibili e pronti a rispondere alla seconda ondata. Invitiamo perciò a stabilizzare gli specializzandi degli ultimi due anni impiegati nell’assistenza; a rendere pienamente operative le Usca, in un momento in cui le persone in isolamento domiciliare sono quasi 419mila – auspica – La gestione del territorio non può più essere affidata al singolo medico di famiglia: occorre rafforzare le microequipe, investendo risorse per permettere l’assunzione di infermieri e di personale amministrativo di studio, che possano affiancare sin da ora il medico di Medicina Generale”.

Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, intervemuto a “Che tempo che fa” su Eai Tre, ha dichiarato che per contenere l’epidemia da Coronavirus, sarebbe necessario un lockdown nelle aree metropolitane per rafforzare il sistema sanitario.

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, intervenuto a “Che tempo che fa” su Rai Tre, ha dichiarato che avrebbe fatto scelte diverse da quelle del Governo: avrebbe fatto più controlli massicci, avrebbe posto un adeguato distanziamento sui mezzi pubblici, avrebbe rafforzato le terapie intensive e reso maggiormente disponibili  i vaccini antinfuenzali, avrebbe Avrei individuato dei luoghi dove i contagiati avrebbero potuto trascorrere la quarantene e non fatto pagare per un anno e tasse alle imprese colpite dal lockdown. Berlusconi ha detto di ritenere inaccettabile a novembre una siituazione che a febbraio poteva essere giustificata.

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, intervenuta a “Live non é la D’Urso” su Canale 5, ha dichiarato che é inaccettabile non tutelare adeguatamente gli anziani, con una assistenza domiciliare che consenta loro di non uscire ed esporsi al rischio di contagio. Se da mesi si dice cheil paziente medio morto di Covid ha 80 anni e tre patologie pregresse, é assurdo chiudere le palestre, che sono frequentate da ventenni, e lasciare che una signora di 85 anni salga su un mezzo pubblico.

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