Notizie del 26 settembre sul Covid-19 in Abruzzo e dati: scendono a 54 i ricoverati (-4), 5 in terapia intensiva
REGIONE – Sabato 26 settembre 2020 prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione e i dati dell’emergenza Coronavirus. Il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale del 25 settembre parlava di 51 nuovi positivi, 58 ricoverati, 5 in terapia intensiva, mentre gli altri 754 sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. 817 i positivi, 477 i deceduti. 3023 guariti/dimessi. Il prossimo report sarà trasmesso lunedì 28 settembre.
NOTIZIE SUL CORONAVIRUS GIORNO PER GIORNO
DATI DEL 26 SETTEMBRE 2020 IN ABRUZZO
In Abruzzo si registrano 16 nuovi positivi su 1696 tamponi analizzati. Uno è relativo alla Provincia dell’Aquila, 1 a quella di Teramo, 7 a quella di Pescara e 7 quella di Chieti. Non si registrano nuovi decessi. I ricoverati in malattie infettive sono 54 (-4), in terapia intensiva 5. Gli attualmente positivi sono 821 (+4).
AGGIORNAMENTO NEWS
Il bollettino del 25 settembre 2020 parlava di 1.912 nuovi casi su tutto il territorio nazionale, 3.815 ricoverati, 244 quelli in terapia intensiva; 20 decessi.
Il bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e del ministero della Salute ha rilevato che nel periodo dlal 3 al 16 settembre, per l’ottava settimana consecutiva, si é verificato un aumento del numero dei casi rispetto alla settimana. L’84,2% dei nuovi casi è legato a contagi avvenuti sul territorio nazionale. Sono scesi sia i casi importati dall’estero (dal 10% all’8%) sia quelli importati da un’altra Regione o Provincia autonoma (da 5,5 % a 3,3%
Il numero totale dei cluster attivi erano 2868, dei quali 832 sono nuovi. La maggior parte dei focolai continua a verificarsi in ambito familiare (76,1% di tutti i focolai attivi), con un lieve aumento di quelli associati ad attività ricreative (6,3%) e all’ambito lavorativo (5,6%).
Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, ha dchiarato che si può pensare di riaprire gli stadi con un minimo di persone ma con regole rigide e tolleranza zero. Con i numeri di oggi però é prematuro.