CHIETI –
Di Primio aveva con sè un paio di scarpe da corsa : “ho iniziato a correre e non mi sono mai fermato” ,ma anche il Testo unico degli enti locali, lo Statuto comunale e un cuore “simbolo della passione messa nell’amministrare la città”.Il programma si fonderà su temi quali : il sociale, la rigenerazione della città, l’occupazione e la sicurezza,difesa di Università e ospedale. La campagna elettorale si aprirà dentro una fabbrica, un capannone dello Scalo, “per far capire che il lavoro è il primo problema della città”. Non ha negato i problemi incontrati dalla sua amministrazione «sarebbe sciocco e da ipocriti», ha promesso maggiore condivisione, ma è stato chiaro su un punto: “nessuna pietà per i traditori: vale oggi e anche in caso di ballottaggio . Ci hanno portato solo danni e una sorta di non credibilità diffusa – ha detto Di Primio. Basta con i voltagabbana, non fanno crescere la città. Dobbiamo difendere Chieti da un centrosinistra che ha il corpo in città, ma la testa altrove: chi prende le decisioni non sta a Chieti, ma altrove e Chieti non può diventare la succursale di nulla e di nessuno”.
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