Secondo Reale bisogna incentivare le azioni presenti nel cantiere regolare, «non per ultimo il Durc per congruità, cioè l’attestazione del corretto impiego di lavoratori regolari, al fine di non alimentare di fatto l’illegalità, (incidenti sul lavoro, mancato rispetto contrattuale e lavoro nero). Le parti sociali e Istituzionali tutte devono impegnarsi alla ripresa graduale del settore che coinvolgerà, presumibilmente, centinaia di lavoratori».
«Lavorare in sicurezza si può, per questo nei prossimi giorni – annuncia Reale – chiederemo ai Comuni di condividere un Patto Sociale allo scopo, di impegnare le amministrazioni nel costruire un protocollo d’intesa che preveda che le imprese coinvolte nei lavori accettino la visita in cantiere da parte del personale incaricato dagli Enti Paritetici Territoriali (Scuola Edile/Cpt) per attività di consulenza, in materia di salute e sicurezza, salvaguardando le imprese oneste e la manodopera locale, oggi escluse da una concorrenza sleale di imprese, provenienti da fuori regione, abbattono i costi proprio in sicurezza» conclude Reale.
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