CHIETI – Prenderà il via domani mattina presso la Sala Giunta in Corso Marrucino, il “progetto CRAINat” (Conservation and Recovery of Austropotamobius pallipes in Italian Natura2000 Sites) presentato dal Settore Ambiente della Provincia e approvato dall’Unione Europea per la conservazione della biodiversità, di durata quadriennale, a tutela del gambero di fiume. Il progetto che coinvolgerà Abruzzo, Molise e Lombardia, presenti alla prima riunione operativa, sarà coordinato dalla Provincia di Chieti e sarà finanziato con 1.538.191 euro dall’Unione Europea.
Il gambero di fiume è una specie minacciata di estinzione a causa del proliferare di crostacei esotici (con conseguente riduzione degli spazi vitali e diffusione di malattie), della pesca di frodo, dell’inquinamento delle acque e del riscaldamento globale che, soprattutto nei periodi estivi, porta ad una riduzione o interruzione delle portate idriche nei corsi d’acqua, con una drastica diminuzione della possibilità di sopravvivenza della specie.
In questa situazione di rischio estinzione, la Provincia di Chieti ha deciso di intervenire proponendo azioni di conservazione e tutela che saranno realizzate congiuntamente in due ambiti territoriali (Centro e Nord Italia), all’interno di oltre 40 Siti di Importanza Comunitaria (SIC) ricadenti per gran parte all’interno di aree protette di livello nazionale e regionale.
Accanto ad azioni di ricognizione sui corsi d’acqua presenti nei SIC lombardi, abruzzesi e molisani, saranno realizzate attività di caratterizzazione genetica (grazie anche al supporto dell’Università di Pavia), azioni di monitoraggio e contenimento delle specie alloctone (come il gambero rosso della Louisiana), azioni di manutenzione e ripristino degli habitat, nonché azioni specifiche finalizzate alla reintroduzione di giovani individui di Austropotamobius pallipes.
Per la corretta ed efficace realizzazione delle attività di reintroduzione, saranno costruite e/o adeguate in Lombardia, Abruzzo e Molise, strutture destinate a centri di riproduzione, nelle quali verranno allevati individui riproduttori, destinati alla produzione di novellame da rilasciare nei corsi d’acqua adatti. Questa azione di conservazione/reintroduzione sarà accompagnata anche dalla realizzazione sperimentale (si tratta, infatti, di interventi mai realizzati in precedenti progetti di tutela del gambero di fiume) di canalizzazioni parallele ai corsi d’acqua, con conformazione sinuosa, tale da rallentare il flusso idrico e consentire la riproduzione degli individui alloggiati e la successiva immissione, del tutto naturale, nei corsi d’acqua adiacenti.
È infine prevista una campagna di diffusione e sensibilizzazione sul gambero di fiume che vedrà la Provincia e gli altri partner del progetto attivi nell’organizzare convegni, congressi, workshop tematici e impegnati a produrre materiale editoriale e documentale, oltre a svolgere, per l’intera durata del progetto, attività di formazione ed educazione ambientale.
Così si è espresso il presidente, Enrico Di Giuseppantonio:
Con l’approvazione del progetto CRAINat la Provincia ripercorre l’esperienza del 2003, quando ottenne per la prima volta il finanziamento “Life Natura” per un progetto del tutto analogo a quello attuale, ma con sostanziali positive differenze, sia in termini di importi (3 milioni contro 850mila) sia in termini di territorio (nel nuovo progetto si conferma sostanzialmente il partenariato precedente ma si aggiunge l’intera Regione Lombardia). La Provincia conferma così la capacità di progettare e di intercettare finanziamenti europei e di porci a capofila di un team qualificato e di grande esperienza.