Candidatura Unesco del comprensorio Atri–Cerrano

Condividi

PINETO (TE) – Venerdì scorso è stato sottoscritto il documento d’intesa  relativo alla candidatura del Sito Unesco Atri – Cerrano da 12 enti che insieme si impegnano a promuovere e sviluppare un piano di gestione rivolto all’intero comprensorio.

Già oggi sarà inviata la copia dell’atto alla Commissione Nazionale Unesco che valuterà la proposta. L’incontro ha visto la presenza dei Sindaci dei Comuni di Atri, Pineto e Silvi, degli Amministratori Provinciali e Regionali, della Capitaneria di Porto di Pescara e delle associazioni locali che hanno collaborato alla stesura del progetto.

Anche se tutti si sono dichiarati consapevoli delle difficoltà del cammino intrapreso,  l’unione di due aree protette (I Calanchi e il Cerrano), che contengono centri storici come l’antica città ducale di Atri e i borghi di Mutignano e Silvi Paese, fa ben sperare  e credere gli enti promotori nella   riuscita del progetto  viste anche la validità e l’efficacia dello stesso.
Il Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Nazario Pagano, che ha partecipato alla cerimonia istituzionale organizzata nei locali della Torre di Cerrano per la presentazione della candidatura dell’area di interesse storico-culturale ‘Atri-Cerrano’ a “Sito Unesco”, con iscrizione alla World Heritage Sites List, ha detto :

il progetto di riconoscimento dell’area di interesse storico-culturale ‘Atri-Cerrano’ a patrimonio dell’umanità, entrando così a far parte dei siti tutelati dall’Unesco, sarà sostenuto dalla Regione Abruzzo

L’obiettivo è promuovere il territorio teramano compreso tra la Riserva dei Calanchi di Atri e l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, al cui interno rientrano la Città di Atri, l’area archeologica dell’antico Porto di Cerrano e gli altri elementi di interesse storico ed artistico presenti nel comprensorio. Sono elementi che  possono essere valutate positivamente per avviare un percorso volto al riconoscimento da parte dell’Unesco come sito del patrimonio mondiale (World Heritage Site). L’Abruzzo deve puntare al turismo anche attraverso sinergie istituzionali come queste, che consentono  di promuovere le nostre ricchezze naturali, artistiche e culturali fuori dai confini regionali.

In merito alla candidatura Unesco del comprensorio Atri – Cerrano Franco Sbrolla ha dichiarato:

In questa breve dichiarazione ho voluto ripercorrere il cammino che ha portato alla candidatura dell’area Atri – Cerrano, ed esporre alcune considerazioni. L’inizio lo si può far coincidere con la data del 10 marzo 2008, quando il quotidiano Il Sole-24 Ore pubblicò un’ intera pagina sulla convenzione Unesco.

Pensando ad una possibile candidatura di Atri, cominciai subito ad analizzare a tavolino le peculiarità dei siti italiani diventati patrimonio dell’umanità. Il 19 marzo 2008 portai quell’idea all’attenzione del Consiglio direttivo di Italia Nostra, sezione di Atri, di cui mi onoro di far parte, e ci fu una vivace discussione, riportata nel verbale redatto dal segretario Antonio Mutoschi e firmato dal presidente Domenico Zenobio.

E ne derivò l’unanime sensazione che la città ducale, pur con tutti i suoi riconosciuti attributi, non avrebbe avuto molte possibilità di superare il severo esame di ammissione. La riunione si svolse nella sede della Riserva naturale dei Calanchi, dove era presente, casualmente, l’amico Fabio Vallarola, che ascoltò il dibattito ed intuì la valenza di una candidatura allargata al territorio di Pineto e di Silvi Paese. Ne parlò in seguito con gli Amministratori comunali di Pineto e trovò nel sindaco Monticelli un convinto sostenitore del comprensorio Atri – Cerrano.

C’è stato poi, il 18 dicembre 2009, un primo incontro nella Villa Filiani e, nei successivi mesi, come riportato nel depliant illustrativo della manifestazione, svoltasi a Pineto il 26 giugno 2010, si è cercato di capire “quanto sia credibile e in che direzione vada sviluppata una eventuale candidatura all’Unesco”. Ritengo quindi doveroso esprimere pubblicamente la mia stima agli animatori dell’iniziativa, Fabio Vallarola ed Ernesto Iezzi, ed a tutti i portatori di genuini interessi, che hanno consentito a quella fiammella, accesa il 10 marzo 2008, di non spegnersi, ed anzi, di continuare ad ardere con nuovo vigore.

Come rosetano, figlio di una Bozzelli di Atri, posso assicurare che la continua battaglia per la salvaguardia della Riserva naturale Borsacchio, mirabile appendice di questo stupendo Parco del Cerrano, non mi impedirà di dare ancora il mio modesto contributo, unitamente ai tanti soci della sezione atriana di Italia Nostra.

Qui riuniti con unità d’intenti, è bene però ricordare che il percorso sarà lungo e difficile, ed il raggiungimento del traguardo quasi un sogno. Ma l’eco della candidatura, che nell’era della comunicazione a più voci si sta già espandendo in tutto il mondo, procurerà sicuramente benefiche ricadute sull’intero comprensorio.

Candidatura Unesco del comprensorio Atri–Cerrano ultima modifica: 2010-09-27T09:21:03+00:00 da Donatella Di Biase
Pubblicato da
Donatella Di Biase

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter