Avellino-Pescara 3-2: il Delfino non chiude il match e crolla nel finale

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Gara dominata per oltre 60 minuti dai biancazzurri che soccombono nel quarto d’ora conclusivo

AVELLINO – Inaspettata sconfitta per 3-2 del Pescara che conduce il gioco per oltre 60 minuti fallendo in più occasioni il raddoppio ma nel finale, complice alcune discutibili decisioni arbitrali, si fa rimontare e superare. Gli episodi che hanno cambiato la rotta del match sono quelli del rigore che ha permesso a Castaldo di pareggiare il momentaneo vantaggio di Pettinari quindi la carica sul portiere di Comi da dove è scaturito il 2-1 di Zito. Occasione sprecata dagli uomini di Baroni che non sono stati abili a chiudere il match quando gli avversari sembravano in grande difficoltà.

COSÍ IN CAMPO – Rastelli con il 4-4-2: in difesa Pisacane, Fabbro, Chiosa e Bittante; a centrocampo Almici, Kone, Arini e Visconti mentre in attacco la coppia Castaldo-Trotta. La risposta di Baroni con un inedito 4-3-1-2: linea difensiva formata da Zampano, Salamon, Fornasier e Pucino; sulla mediana Memushaj, Brugman e Selasi mentre dietro le punte Pettinari e Melchiorri troviamo Bjarnason.

PETTINARI RICAMBIA LA FIDUCIA – Prima occasione dell’incontro al 7′:  conclusione dal limite dell’area di Bjarnason e palla che termina tra le braccia del portiere. Al 12′ vantaggio del Pescara con Pettinari: verticalizzazione di Brugman per l’attaccante che resiste alla marcatura di Chiosa, si porta la palla dal sinistro al destro e con un diagonale supera l’estremo difensore della squadra irpina. Al quarto d’ora Pescara vicino al raddoppio con Melchiorri che servito sulla corsa da Pettinari dalla sinistra si accentra e conclude di potenza con palla che dopo una decisiva deviazione di Frattali si stampa sulla traversa. Al 19′ Almici prova un tiro cross dalla destra con palla che attraversa tutto lo specchio della porta senza trovare nessuna maglia bianco verde pronta a concludere sotto porta.

GARA SOTTO CONTROLLO MA BRIVIDO ALLO SCADERE – Rastelli corre subito ai ripari al 26′ togliendo dal campo un nervoso Fabbro per Zito ed un minuto dopo volata sulla sinistra di Melchiorri che costringe al fallo Pisacane che prende un giallo e diffidato salterà il prossimo match di Bologna. Due minuti più tardi bella punizione dalla sinistra di Brugman con Frattali che toglie la sfera destinata ad infilarsi sotto l’incrocio dei pali. In campo la squadra campana passa dal 4-4-2 iniziale ad uno speculare modulo 4-3-1-2 con il neo entrato a suggerire per Castaldo e Trotta. É il Delfino a condurre la partita contro un Avellino che in più occasioni è in difficoltà nella fase difensiva e in avanti è troppo frettoloso nella gestione palla. Allo scadere di tempo su palla recuperata a centrocampo da Selasi, fuga di Zampano che dal fondo serve sul primo palo rasoterra Bjarnason che incrocia con il diagonale ma il portiere è reattivo a deviare la sfera. In pieno recupero l’Avellino fa correre un brivido alla difesa biancazzurra con un diagonale di destro di Trotta a tu per tu con Aresti che compie un intervento prodigioso, lasciando inviolata la porta.

IL PESCARA SCIUPA, L’AVELLINO NON PERDONA – Un cambio per parte alla ripresa del gioco con Rastelli che inserisce Sbaffo per Bittante e con Baroni che inserisce Politano per Selasi. A livello tattico non cambia molto per il Pescara che dirotta a destra Bjarnason con il neo entrato ad agire dietro le punte. Al 4′ Memushaj liberato in area da Politano non prova la conclusione da buona posizione tentando di servire un compagno al centro. La risposta dei padroni di casa con una conclusione alta in area di Pisacane al 9′. Tre minuti dopo bella combinazione tra Memushaj e Politano che sotto misura di testa impegna severamente Frattali che respinge di pugni. Pescara a valanga al 14′ con uno scambio in velocità tra Politano e Pettinari con quest’ultimo che smarca per la conclusione di Bjarnason troppo larga e qualche istante più tardi Melchiorri in area porta a spasso mezza difesa ma non riesce a superare il portiere in uscita. Nel momento migliore del Pescara arriva al 17′ rigore per l’Avellino: tocco con il braccio di Salamon in area su cross al centro di Zito. Sul dischetto Castaldo fredda Aresti spiazzando il portiere con un rasoterra che si infila all’angolino destro della porte del Pescara.

BLACKOUT PESCARA, GLI IRPINI FANNO FESTA – Al 28′ cross di Kone dal fondo e Castaldo in contro tempo la schiaccia a terra con la palla che sorvola di poco la traversa. Al 31′ vantaggio dei padroni di casa: cross dalla sinistra di Castaldo, scontro tra Areasti e Comi ma sul rimpallo arriva prima di tutti Zito che in acrobazia riesce a colpire sotto porta. Nell’occasione proteste dei biancazzurri che ravvisavano una carica dell’attaccante campano sull’estremo difensore del Pescara. Baroni inserisce Caprari per Brugman e un minuto dopo arriva il tris dell’Avellino con Kone che dal limite conclude di sinistro e complice una deviazione di Salamon la traiettoria spiazza l’incolpevole Aresti. Prova ad alzare la testa il Pescara con un colpo di testa in area a lato di Melchiorri su cross di Memushaj. In pieno recupero Melchiorri fa sponda aerea per Pettinari che sotto porta di testa conclude a rete per l’inutile 3-2.

TABELLINO:

Avellino (4-4-2): Frattali; Pisacane, Fabbro (26′ pt Zito), Chiosa, Bittante (1′ st Sbaffo); Almici, Kone, Arini, Visconti; Castaldo, Trotta (33′ st Comi). A disp.: Gomis, Ely, Vergara, Regoli, Schiavon, D’Angelo. All.: Rastelli.

Pescara (4-3-1-2): Aresti; Zampano, Salamon, Fornasier, Pucino; Brugman (37′ st Caprari), Selasi (1′ st Politano), Memushaj; Bjarnason; Pettinari, Melchiorri. A disp.: Fiorillo, Zuparic, Abecasis, Gessa, Pasquato, Lazzari, Torreira.

Arbitro: Minelli di Varese

Reti: 12′ pt Pettinari, 18′ st Castaldo (rig.), 31′ st Zito, 38′ st Kone, 48′ st

Ammoniti: Fabbro, Pisacane, Pucino, Zito, Memushaj, Kone

Recupero: 3 minuti nel primo tempo e nella ripresa.

Avellino-Pescara 3-2: il Delfino non chiude il match e crolla nel finale ultima modifica: 2015-05-03T16:57:59+00:00 da Direttore
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