L’arresto è scaturito dai sospetti dell’addetto di un istituto di credito cittadino cui lei si era rivolta chiedendo di aprire un conto corrente, con la scusa di ottenere condizioni più favorevoli rispetto a quelle del conto di cui era già titolare. Nella circostanza l’addetto le aveva chiesto un documento d’identità ed il codice fiscale necessari per avviare la pratica amministrativa dandole appuntamento per il pomeriggio per la stipula del contratto.
Nel frattempo, però, aveva avvertito la Polizia, notando che la cliente, nonostante un accento marcatamente partenopeo, possedeva documenti intestati a una donna nata ad Udine e residente a L’Aquila e che risultava già censita quale cliente in una filiale di Udine.
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