Al Museo Cascella Salotti musicali

Dedicati a tutte le donne che, simboleggiate dalla figura di Sakineh, ancora oggi subiscono soprusi, violenze

PESCARA – Le sale del Museo Cascella di Pescara ospiteranno la terza edizione dei Salotti Musicali  che, partendo da giovedì 7 ottobre, dureranno sino al 28 ottobre.I quattro appuntamenti con la musica da camera faranno  rivivere i ‘salotti musicali settecenteschi’ e saranno dedicati a tutte le donne che ancora oggi subiscono soprusi, violenze e la violazione completa dei diritti umani, donne simboleggiate dalla figura di Sakineh che rischia l’impiccagione.

L’assessore alla Cultura Elena Seller ,ieri,nel corso  conferenza stampa convocata per illustrare gli appuntamenti, alla presenza del direttore artistico Daniela Cantarini e di Roberta Pellegrino, responsabile dell’associazione Ananke e dello Sportello Antiviolenza del Comune di Pescara, ha detto:

i Salotti musicali rappresentano non solo un’occasione per riscoprire la ‘buona musica’, ma anche per contestualizzarla visto che ogni concerto sarà preceduto da una illustrazione del periodo in cui ogni brano eseguito è stato concepito e creato, raccontandoci anche curiosità sugli autori . L’obiettivo è quello di far riemergere dalla storia gli antichi salotti musicali settecenteschi, ma quest’anno c’è una novità: come assessorato alle Pari Opportunità abbiamo voluto dedicare la rassegna a Sakineh e a tutte le donne che come lei rischiano ogni giorno la propria vita solo per difendere i propri diritti di essere umano.

Donne che subiscono violenze e sopraffazioni in Italia, com’è accaduto appena ventiquattro ore fa con l’assassinio di una donna pakistana che difendeva il diritto della figlia di rifiutare un matrimonio combinato, ma soprattutto quelle donne che vivono in paesi come l’Iran in cui quei minimi diritti di sopravvivenza vengono negati al genere femminile. In tale maniera vogliamo proseguire quel percorso iniziato la scorsa estate con un convegno dedicato alla condizione femminile in Iran e poi segnato dal concerto dedicato a Sakineh, nei giorni in cui si decidevano le sue sorti, segnate prima dalla lapidazione oggi dalla condanna all’impiccagione.

Ha spiegato il direttore Cantarini:

spiegare un brano  significa coinvolgere il pubblico in sala guidandolo verso un ascolto mirato, attento. Abbiamo voluto realizzare tali concerti appositamente nelle sale del Museo Cascella per sfruttare l’ambiente inevitabilmente più intimo e familiare utilizzando la vecchia formula del ‘salotto’ e i brani proposti a volte verranno eseguiti solo parzialmente come accadeva all’epoca.

Giovedì 7 ottobre, alle 18, si inizierà con I Liebeslieder e Walzer di Brahms, con la presentazione affidata a Mario Della Sciucca e alla voce recitante di Paola Volpe. Agli strumenti si esibirà il Leben Ensemble composto da Daniela Cantucci, soprano, Paola Incani, contralto, Nunzio Fazzini, tenore, Christian Starinieri, basso, Laila Di Michele, pianoforte e Barbara Ferri al pianoforte.

Giovedì 14 ottobre ci sarà ‘Ludwig Van Beethoven…eroismo e disperazione’ con la relazione di Daniela Cantarini e Francesco D’Annunzio al violino, Evangelista Frascarelli al violoncello e Daniela Cantarini al pianoforte.

Il 21 ottobre si inizieranno gli appuntamenti con ‘Robert Schuman, il poeta della musica…’ in  occasione del bicentenario della nascita dell’artista, con la relazione del professor Francesco Sanvitale, Direttore Emerito dell’Istituto Nazionale Tostiano di Ortona che parlerà della musica vocale da Camera eseguita dal Tosti Ensemble, ossia Alba Riccioni mezzosoprano, Paolo Speca baritono e Roberto Rupo pianoforte.

Infine chiuderemo il 28 ottobre con ‘La musica da camera di Robert Schuman’”, Musica da pianoforte a quattro mani, con Stefania Sciarra e Daniela Cantarini al pianoforte, e poi Melanie Budde al violino e Nataliya Gonchak al pianoforte. L’ingresso ai concerti sarà gratuito.

Ha aggiunto la Pellegrino:

i salotti  rappresenteranno un’occasione preziosa per sensibilizzare il pubblico su tematiche sommerse come la violenza domestica, lo stalking, puntando a una rivoluzione culturale per una crescita democratica della società.