Al Marrucino di Chieti cinque classici “reinventati” in chiave moderna

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È la proposta della nuova stagione di Teatro Contemporaneo curata da Stefano Angelucci Marino

CHIETI –  “La locandiera”, riletta da Jurij Ferrini, aprirà il 16 dicembre la nuova stagione del Teatro Marrucino di Chieti .A seguire poi spettacoli di grande tradizione, curati da giovani registi affermati. Presentato anche il cartellone del teatro ragazzi, che allieterà le domeniche delle famiglie.

Per il secondo anno consecutivo, corroborato dal successo della stagione 2010-2011, il teatro Marrucino si affida a Stefano Angelucci Marino per la composizione dei cartelloni del Teatro Contemporaneo e del Teatro Ragazzi.
Le due stagioni sono state presentate ieri mattina presso il foyer storico del teatro Marrucino con la partecipazione del sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, e del senatore Fabrizio Di Stefano, delegato comunale al teatro.
Cinque le proposte previste nel cartellone di Teatro Contemporaneo che trovano il proprio filo conduttore in altrettanti grandi classici del palcoscenico, italiano e internazionale, letteralmente reinventati da giovani registi ormai affermati.

Dopo lo straordinario successo dell’anno scorso – ha infatti dichiarato in conferenza stampa Stefano Angelucci Marino – che ha coniugato grande qualità ed afflusso di pubblico notevole, continuiamo il nostro percorso di ricerca attraverso la rilettura di cinque classici del teatro moderno, titoli di grande impatto che saranno portati in scena con un’ottica contemporanea, attenta ai nuovi linguaggi e alle scenografie, puntando ad incontrare il gusto di diverse tipologie di pubblico, dagli amanti dei testi classici ai giovani desiderosi di godere di uno spettacolo dinamico e fresco.

Si parte subito, il 16 dicembre, con un “testo sacro” del teatro italiano, “La locandiera” di Carlo Goldoni, riadattato da Jurij Ferrini, uno dei registi “giovani” più quotati in Italia e all’estero, che porterà sul palcoscenico teatino un mix dei cinque sensi per riproporre le atmosfere veneziane in cui la pièce fu scritta, compresi i sapori e gli odori di una cucina regionale molto intensa.

Il 10 febbraio, la stagione ripartirà con la rilettura de “L’Avaro” di Molière, a cura di Stefano Angelucci Marino, in una produzione congiunta Teatro Stabile Abruzzese – Teatro del Sangro che nel 2011 ha già girato diversi teatri d’Italia con successi strepitosi.

Il 2 marzo il teatro si immerge nella letteratura con “Il caso Dorian Gray”, una pièce che è stata, per l’appunto, un “caso” teatrale di successo al di là delle più rosee attese: Giuseppe Manfridi propone una sorta di “indagine” poliziesca sul dilemma, umano e letterario, del personaggio di Oscar Wilde. Ancora incursioni nella letteratura il 23 marzo con “Intervista a Marinetti” di Giovanni Antonucci e Francesco Branchetti, che metteranno “a nudo” il fondatore del futurismo italiano, scoprendone aspetti per molti sconosciuti.

Infine, la conclusione del cartellone, il 27 aprile, è affidata ad uno dei classici del Vate, “La fiaccola sotto il moggio”, una delle pièce di Gabriele d’Annunzio più rappresentate in assoluto: la versione per i contemporanei è curata da Serena Sinigaglia, che ha all’attivo numerose “riscritture contemporanee” di “testi sacri” del teatro, tutte molto apprezzate ed applaudite.

Il calendario del teatro ragazzi presenta cinque proposte pensate per la famiglia, così da portare al Marrucino papà e mamma insieme ai piccoli che si divertiranno con storie antiche ripresentate in contesti e con tematiche attuali. Si parte il 18 dicembre, eccezionalmente al teatro auditorium Supercinema, con “Canto di Natale”, il classico di Dickens reinterpretato dal regista teatino Sabatino Ciocca.

Per ogni maggiore informazione sugli spettacoli e sul costo di biglietti ed abbonamenti, è a disposizione la biglietteria del Teatro Marrucino ai numeri di telefono 0871.320007 e 0871.330470. La stagione del Teatro Contemporaneo e del Teatro Ragazzi è anche su Facebook e su Twitter al nick @marrucinoprosa1.

Al Marrucino di Chieti cinque classici “reinventati” in chiave moderna ultima modifica: 2011-12-07T16:54:31+00:00 da Redazione
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