Quindi dobbiamo dedurre – sottolinea il Presidente di Commissione vigilanza – che per i 51 dipendenti non impiegati negli uffici speciali per la ricostruzione dell’area del cratere il futuro è certo solo per il 2016. Quindi da gennaio avremo di nuovo una situazione critica ed incerta sapendo che le unità (112) adesso impiegate per la ricostruzione andranno con il passare degli anni diminuendo e anche loro impiegati in altre attività e servizi affidati direttamente dalla Regione. Infatti nella stesa delibera n. 435 mentre il Contratto stipulato indica il numero esatto di 112 dei dipendenti da utilizzare negli gli uffici della ricostruzione, al contrario non vengono indicate le unità lavorative per tutti gli altri servizi di natura tecnica e assistenza erogati da Abruzzo Engineering. Pertanto – conclude Febbo – continueremo periodicamente a vigilare al fine di capire meglio la volontà della Regione Abruzzo e su come intende portare avanti le attività stipulate all’interno del contratto sottoscritto e, soprattutto, con quali risorse. Infine verificheremo, come annunciato dal direttore generale Cristina Gerardis, la fondatezza della riduzione del debito della società e al contempo la rapida conclusione dell’iter legislativo che ha a oggetto la norma di patrimonializzazione della società”.
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