A Castel di Sangro la mostra BUTTERFLY ,ventagli tra ‘800 e ‘900

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Presso la Pinacoteca patiniana dal 25 luglio al 30 settembre 2014

CASTEL DI SANGRO (AQ) – A Castel di Sangro,presso la Pinacoteca patiniana  venerdì,25 luglio 2014,alle ore 18.00,sarà inaugurata  la mostra BUTTERFLY ,ventagli tra ‘800 e ‘900 della collezione Bennati De Dominicis del Museo Nazionale d’Abruzzo, curata da Lucia Arbace (Soprintendente BSAE per l’Abruzzo).L’esposizione  rimarrà allestita fino  al 30 settembre 2014, con orario 10,30 – 12,30 / 17,00 – 19,00 dal lunedi alla domenica.Lo rende noto Lino Alviani, Direttore della  Pinacoteca patiniana che presenta così l’evento:

E’ senza dubbio lecito affermare che l’importanza di una Manifestazione artistica e la sua incidenza nel panorama complessivo degli eventi espositivi è dovuto non solo alla qualità del prodotto, ma anche alla sua importanza storica ed al luogo che la ospita: abbiamo fortemente voluto questa esposizione di Ventagli dell’Ottocento e del Novecento nella Pinacoteca patiniana, dopo che i tragici eventi del 2009 a L’Aquila ne aveva visto danneggiati e distrutti buona parte, e dopo che la Sig.ra Linda Bennati De Domincis, che aveva donato la raccolta alla Soprintendenza dell’Aquila nel 2003, si era voluto assumere l’onere di un corposo restauro.
Ci era sembrato insomma che tale evento fosse riccamente articolato per declinare una scena artistica a più voci, coinvolgendo presenze di vario genere e nazionalità, e capace di trasformare il verbo essere delle singole produzioni individuali nell’accadere plurale di una particolare proposta d’arte.
Ci pareva quindi che una Mostra sui ventagli non volesse solo dire “esposizione”, ma ricordare come essi siano stati accessori di malizia e di seduzione sì, per diventare poi belle opere di puro artigianato e forse potremmo anche azzardare di piccole forme d’arte, con la volontà di rappresentare momenti di vita vissuta oltre che il gusto e la capacità creativa dell’uomo, fino ad arrivare ad aprire una finestra su piccole storie e racconti di mondi spesso sconosciuti.
Nella maggior parte dei casi, e questa mostra ne è un esempio, gli “artisti” si sono ingegnati per costruire con le tecniche più diverse una varietà di mondi estetici personali che risultano essere veri e propri universi di senso compiuto, tratteggiati con esempi e forme tra le più disparate, vedi i diversi supporti, la varietà dei dipinti, l’utilizzo di lustrini, di merletti, di piume, di stoffe varie, di carte, di ricami, etc.

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