PESCARA – “L’adozione del progetto che, tra le altre cose, prevede la realizzazione di un nuovo supermercato in via Monte Faito non è una scelta politica del centrodestra, ma un atto dovuto trattandosi di un Piano conforme al Piano regolatore generale. E se quel piano oggi è pienamente conforme al Prg è grazie alla Variante delle Invarianti approvata dal Consiglio comunale del sindaco Alessandrini, con il voto favorevole dello stesso capogruppo Piero Giampietro. La scelta politica del centrodestra è stata quella di pretendere il miglioramento del progetto complessivo, raddoppiando la superficie del parcheggio pubblico e del verde, il miglioramento della viabilità, e attribuendo alla ditta realizzatrice l’onere della manutenzione del verde non per quattro anni, come inizialmente previsto, ma per 10 anni. E comunque, mi tocca smentire due volte il consigliere Giampietro, visto che i cittadini, non appena la delibera verrà pubblicata, avranno due mesi di tempo per presentare le proprie osservazioni alla proposta urbanistica, dunque le regole della democrazia sono sempre rispettate come previste dalla legge”. Sono le precisazioni dell’assessore all’Urbanistica Isabella Del Trecco alle affermazioni del capogruppo Giampietro.
“Partiamo dalla genesi del progetto – ha puntualizzato l’assessore Del Trecco -: circa 3 o 4 anni fa, una società ha presentato al Comune la proposta di realizzazione di una piattaforma commerciale, ovvero di un supermercato, in via Monte Faito, nella parte bassa dei colli. All’epoca, in quella zona, la costruzione di un supermercato, però, non poteva avvenire per concessione edilizia diretta, ma occorreva predisporre un Piano Attuativo, ovvero un piano di dettaglio sia sulle aree private che su quelle pubbliche, ma soprattutto quel Piano, 4 anni fa, era in variante al Piano Regolatore. Per fare il Piano attuativo, la società avrebbe quindi dovuto mettere insieme anche superfici che non aveva nelle sue disponibilità, e infatti ha chiesto al Comune di approvare comunque la proposta presentata in deroga al Piano regolatore. Il Piano venne però bloccato in Commissione consiliare perché l’allora maggioranza di governo ha voluto fare approfondimenti e quindi non l’ha mai portato in Consiglio comunale. Nel frattempo però, è cambiato lo scenario urbanistico di Pescara, perché il sindaco Alessandrini con una mano ha fermato il progetto del supermercato di via Monte Faito, dall’altro ha portato in Consiglio comunale una Variante al Piano regolatore, approvata dalla maggioranza con voto favorevole del capogruppo Pd Piero Giampietro, che ha introdotto una modifica sostanziale per tutte le aree B10, ovvero le zone popolari, nel cui ambito ricade la superficie di via Monte Faito oggetto dell’intervento. E paradossalmente proprio quella Variante urbanistica ha reso la realizzazione del supermercato più semplice e facile perché la ditta non ha più avuto bisogno di acquisire le altre aree B10 della zona per procedere, ma gli è risultata più che sufficiente la superficie di cui già disponeva. Questo significa che, grazie alla Variante della giunta Alessandrini e approvata anche dal capogruppo Pd Giampietro, la proposta della società inerente il supermercato è diventata conforme al Piano regolatore generale, visto che la variante ha ristretto il perimetro di realizzazione. E soprattutto, divenendo conforme al Prg, la proposta è diventata di competenza normativa della giunta e non passa più dal Consiglio comunale, perché lo prevede la legge, e non è una scelta estiva di una giunta distratta. La ditta – ha proseguito l’assessore Del Trecco – a quel punto ha ripresentato la propria proposta all’amministrazione, inserendo nel lotto la costruzione del supermercato e un piccolo parcheggio, incastonato verso l’interno e di fatto a servizio della piattaforma commerciale. A quel punto gli uffici, nell’istruire la pratica, hanno chiamato i proponenti e qui è scattata la scelta politica, ovvero quella di trasformare quell’intervento in un progetto più ampio di riqualificazione complessiva della zona, ovvero abbiamo cercato di strappare le condizioni più vantaggiose per la città e per il quartiere. E quindi: abbiamo modificato la viabilità, oggi pericolosa, eliminando l’attuale biforcazione di via Monte Faito-via Valle di Rose, e creando un unico e ampio asse stradale carrabile; abbiamo riaccorpato tutti i piccoli pezzetti di verde sparpagliati sul territorio per realizzare un unico, grande parco, pienamente fruibile e attrezzabile, peraltro concordando con la ditta la sua manutenzione, a carico del proponente, non per 4, ma per 10 anni; abbiamo chiesto e ottenuto il raddoppio della superficie destinata al parcheggio, che è stato spostato verso l’esterno, affinchè sia un vero parcheggio pubblico non a uso esclusivo del supermercato. La ditta, pur non essendo obbligata, ha comunque accettato le modifiche da noi richieste e che comunque le comporteranno un investimento in più, solo per coprire gli interventi pubblici, pari a oltre 100mila euro. Dunque la proposta oggi adottata dalla giunta si differenzia sostanzialmente da quella iniziale perché abbiamo ottenuto la riorganizzazione di tutta la zona a spese del privato con una provvista in più e con opere aggiuntive e migliorative rispetto a quanto previsto dallo stesso Piano regolatore. Poi la procedura – ha aggiunto l’assessore Del Trecco -, che è completamente diversa da quella snocciolata dal capogruppo Giampietro: la delibera non è stata approvata, ma adottata dalla giunta, che significa che ora verrà pubblicata e i cittadini avranno due mesi di tempo, 60 giorni, per presentare le proprie osservazioni. Le stesse osservazioni verranno esaminate dalla giunta e a quel punto la delibera definitiva verrà approvata, sempre dalla giunta, e non dal Consiglio comunale, perché si tratta di un Piano conforme al Prg. Dunque quel supermercato non è una scelta politica della giunta Masci, ma di quella sinistra che ha approvato una variante che l’ha resa realizzabile, e che oggi se ne deve assumere la responsabilità nei confronti della città”.