I Gruppi Forza Italia, Pescara in Testa e Pescara Futura commentano l’esito della seduta di ieri e sottolineano che non ci sarà l’annunciato secondo depuratore
PESCARA – “Per la realizzazione delle nuove vasche di accumulo, a servizio del depuratore, si dovrà dare assoluta priorità all’utilizzo dell’area pubblica di via Fiora, ove insiste la ricicleria di Attiva, che potrebbe essere trasferita nelle aree pubbliche di proprietà della Provincia in via Breviglieri, l’ex Napolplast. Non solo: buona parte dei 30milioni di euro promessi dalla Regione Abruzzo dovranno essere investiti per la separazione delle condotte delle acque bianche da quelle delle acque nere e si dovrà realizzare una ulteriore vasca di accumulo a servizio del collettore rivierasco B0 nell’area della Madonnina.
È stata approvata, dopo essere stata completamente riscritta con le modifiche sostanziali del centro-destra, la delibera sul nuovo Parco depurativo, con l’astensione dei gruppi di Forza Italia, Pescara in Testa e Pescara Futura che, solo per senso di responsabilità, hanno consentito il voto su un atto a nostro giudizio comunque inutile, dal punto di vista amministrativo, almeno in questa fase, ma che assume una evidente rilevanza politica vista la sballata posizione assunta dal suo fautore, il Governatore D’Alfonso.
Resta la consapevolezza che la prima e la seconda delibera proposte dal sindaco Alessandrini e dal vicesindaco Del Vecchio erano completamente sbagliate, resta che per mesi abbiamo parlato di costruire un secondo depuratore, come recitavano le stesse delibere, e poi quel depuratore è scomparso misteriosamente nottetempo, resta che a oggi, in realtà, non abbiamo alcuna certezza circa l’effettiva disponibilità dei 30 milioni di euro promessi dalla Regione”.
È il commento dei Gruppi di Forza Italia, Pescara in Testa e Pescara Futura alla seduta di ieri del Consiglio comunale di nuovo riunito sul ‘caso’ del Parco della depurazione.
“Ci sono voluti giorni e giorni di Commissione e consigli comunali e alla fine anche la seconda delibera sul cosiddetto ‘parco della depurazione’, che ha sostituito il secondo depuratore del vicesindaco Del Vecchio, era sbagliata e l’abbiamo dovuta riscrivere inserendo miglioramenti tesi a dare sostanza e concretezza a un atto di cui, comunque, fatichiamo a comprendere l’utilità – ha detto il Capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli –.
Sicuramente oggi tutti i pescaresi sanno con certezza che l’impostazione data alla vicenda dalla giunta Alessandrini sin dalla scorsa estate era clamorosamente errata, frutto di un tavolo politico, anziché tecnico, che ha partorito un atto iniziale fuori contesto: per mesi abbiamo parlato di un secondo depuratore che invece non c’è mai stato e oggi, in tal senso, abbiamo assistito anche al misero naufragio dei proclami del Presidente di Regione D’Alfonso.
Continuiamo a non capire l’ostinazione della maggioranza ad approvare quell’atto, specie alla luce della riunione fissata per oggi in Regione, quel che è certo è che noi continueremo a vigilare affinchè le attività inserite nella delibera siano effettivamente svolte e diano effetti positivi. Quella della lotta all’inquinamento del mare e del fiume è una partita che Pescara non può perdere, ma speriamo che le risorse annunciate dalla Regione dal Fondo Sviluppo 2014-2020, quei 30 milioni di euro, ci siano veramente e che vengano utilizzati per le effettive priorità, ovvero la separazione delle acque bianche da quelle nere”.
Cinque gli emendamenti proposti dal centro-destra e approvati ieri in aula,
“ovvero la realizzazione di una vasca di accumulo a servizio del collettore rivierasco B0 nell’area della riviera nord-Madonnina, fondamentale per non appesantire ulteriormente il carico sul depuratore – ha specificato il Capogruppo Antonelli -;
abbiamo previsto una modifica all’ultima convenzione stipulata tra Comune-Aca-Ersi, ovvero che l’Aca rimborserà al Comune di Pescara tutte le somme anticipate dal Comune per la progettazione e gli studi inerenti alla realizzazione delle opere di collettamento fognarie di zone di San Giovanni Teatino e Spoltore presso l’impianto di depurazione di contrada San Martino, a Chieti Scalo, per non causare danni erariali a carico del Comune stesso;
abbiamo precisato che si andrà a realizzare il Parco della depurazione ,ma anche la separazione delle condotte delle acque bianche da quelle nere.
E soprattutto abbiamo specificato che per la realizzazione delle nuove vasche di accumulo si dovrà dare assoluta priorità alla scelta dei siti pubblici, ovvero l’area dell’attuale ricicleria di Attiva, in via Fiora.
Solo se l’area pubblica dovesse rivelarsi inidonea, si potrà procedere con la scelta di un’area privata, individuata però con una procedura a evidenza pubblica, e non certo a simpatia”.
“Oggi abbiamo recitato il de profundis a quella delibera voluta dal Presidente D’Alfonso – ha rintuzzato il capogruppo Testa – che già la scorsa estate, durante la festa del Pd, aveva annunciato la costruzione del secondo depuratore, confermando che la giunta Alessandrini è in realtà telecomandata, difendendo quel provvedimento quando tutti i tecnici dicevano che quell’opera non era prioritaria e non serviva.
Le vere emergenze sono il potenziamento delle idrovore e degli impianti di sollevamento, la separazione delle acque bianche e nere e la realizzazione delle vasche di laminazione. La maggioranza di sinistra per l’ennesima volta ha sbagliato il tiro, noi lo abbiamo corretto migliorando un prodotto deliberativo mediocre”.