Di Pietrantonio e Cordova ,tra i candidati alle primarie del centro sinistra al Comune di Pescara,espongono le proprie idee
PESCARA – Si va sempre più animando la tenzone per candidato a sindaco di Pescara.Dopo le scaramucce a destra di Testa ed Albore Mascia,ci pensa Gianni Cordova a ravvivare la dialettica tra contendenti a sinistra.Così si presentano ai pescaresi due di loro.
Moreno Di Pietrantonio ,candidato alle primarie del centro sinistra al Comune di Pescara,nell’incontrare i residenti di San Donato e Colle ha lanciato lo slogan: “Ripartire dalle periferie con un sindaco vero, per restituire alla città la sua bellezza e dinamicità”.
Ha esortato i residenti a guardare con ottimismo al futuro della città ed ha proposto le sue idee.
“Vogliamo ricominciare dalle aree della città abbandonate e dimenticate – ha sottolineato il candidato – dando risposte concrete ai cittadini”.
A cominciare dalla costruzione di quattro nuove scuole elementari moderne ed efficienti nelle aree periferiche che abbiano anche funzione di asilo nido, dove i bambini saranno impegnati l’intera giornata con delle attività collaterali.
Scuole e giovani, dunque, le priorità del candidato Moreno Di Pietrantonio, ma non solo, perché “il futuro della città si muove su due direttrici principali: ripresa economica ed assistenza sociale.Pescara gode di una posizione geografica invidiabile, ma la chiusura delle principali infrastrutture, quali il porto, hanno messo in ginocchio l’intera economia”.
Ripartire, dando nuovo impulso alle strutture strategiche, facendo recuperare a Pescara il ruolo storico di città snodo, crocevia di gente , culture e idee.Sul sociale il candidato ha ribadito la necessità della creazione di strutture adeguate in grado di sostenere famiglie ed anziani in difficoltà che rappresentano oggi un ingente costo sociale.Un grande patto tra politica, enti, associazioni e cittadini per non lasciare solo nessuno.
L’economia, il futuro dei giovani, le attività commerciali che “lentamente muoiono – ha esclamato Moreno Di Pietrantonio – sotto il peso delle enormi tasse”.
Dal canto suo Gianni Cordova si presenta con il motto :”Il coraggio di cambiare” e sostiene che :l’irascibile Di Pietrantonio possa acquietarsi ed il garbato Alessandrini rivitalizzarsi.Si propone come candidato e spiega:
L’unico vero candidato “improvvisato” alle primarie del Centro-Sinistra a Pescara sono io. Non certo i miei due competitor che, tra l’altro, si sono alternati nella carica di capogruppo del maggior partito di opposizione.Io sono “improvvisato” in quanto ho deciso la mia candidatura alle primarie nel giro di pochi minuti e per contrastare quella crisi che attanaglia tutti i settori della città di Pescara.L’essere “improvvisato” rispetto ai riti del Palazzo non lo considero un handicap, in quanto ho sotto gli occhi – come del resto i cittadini di Pescara – gli esiti della non improvvisazione altrui.
Ho richiesto ed ottenuto il qualificato appoggio di tanti amici seri, onesti e competenti che si sono messi volontariamente e gratuitamente al servizio di una candidatura indipendente diversa.Ritengo infatti che i problemi di una società complessa si affrontino con una squadra appassionata e piena di energie fresche e che non è solo enunciando i problemi e declamando slogan che si possa governare una complessissima città come Pescara.
Venerdì 7 alle ore 18 al Teatro S.Andrea di Pescara presenterò alla cittadinanza il frutto di questo lavoro di squadra.
Ai miei competitor Alessandrini e Di Pietrantonio (li cito in ordine alfabetico per non fare torto né all’uno né all’altro) dico, citando Manzoni ed il suo Avvocato Azzeccagarbugli: “godo di questa dotta disputa e ringrazio il bell’accidente che ha dato occasione a una guerra di ingegni così graziosa”.