ABRUZZO – 250 motociclisti, con l’arduo compito di vigilare sulla sicurezza dei cittadini, in strada fra le curve sinuose dell’Abruzzo naturalistico.
I Carabinieri della Regione hanno percorso il territorio sulle due ruote di una passione, quale quella per la motocicletta. Domenica è andato in onda su www.WiTel.tv il primo motoraduno della famiglia dell’Arma, targato Abruzzo.
Carabinieri.
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Non solo motociclisti arruolati, però, ma anche mogli centaure e civili del fan club dell’Arma hanno aderito alla manifestazione. Presente anche un’appassionata delegazione del ‘Motoclub CC MotorDay’ nazionale, guidato dal presidente Martone. «Abbiamo abbracciato – ha detto – questo gemellaggio con i Carabinieri d’Abruzzo perché essere motociclisti significa, in primo luogo, essere padroni delle proprie scelte e delle proprie strade intraprese. I Carabinieri in moto sono uomini che amano una terra, la quale, molto spesso, non combacia con la loro stessa di provenienza, ma che riesce, comunque, a farli sentire figli di una casa». Il silenzio infranto dal rombo dei motori, nella natura tacita del tragitto, ha sortito l’effetto di un risveglio muscolare per l’Abruzzo.
Artefice tecnico dell’evento, è stato il Maresciallo di Gioia Dei Marsi, Ferrari, in sinergia con i colleghi di Ortucchio. «Un ringraziamento – ha affermato – va al Centro Anziani, alla Pro Loco e alla Protezione Civile di Gioia, perché hanno dipinto una cornice logistica meravigliosa ai fini di una domenica trascorsa in una famiglia ‘allargata’. Inoltre, un grazie va anche al Direttore del Parco Nazionale e all’Amministrazione, guidata dal sindaco Berardini: loro hanno fatto sì che si assaporassero i confini più belli dell’Abruzzo, sia reali che spirituali, in maniera sconfinata».
Da Popoli, quindi, fino al borgo medievale di Gioia Vecchio, dove un barbecue finale ha messo il punto esclamativo ad una giornata di pensieri positivi: la passione per la moto, quindi, ha finalmente ritrovato il suo ossigeno in Abruzzo, laddove, il Carabiniere, si è reinventato turista per un giorno, in un pezzo di mondo da lui quotidianamente sorvegliato.
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