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Progetto “Un terremoto di solidarietà”: volontariato a Pescara

di Redazione

Giovani dall'Europa nei luoghi del terremoto

Il progetto porterà 80 giovani volontari europei nelle tre regioni colpite dal recente sisma: Abruzzo, Marche e Umbria

PESCARA – Sono stati ricevuti a Palazzo di Città i 9 giovani volontari del Corpo Europeo di Solidarietà in servizio in Abruzzo per la realizzazione del progetto Un terremoto di solidarietà, il primo progetto realizzato in Itala di Servizio Volontario Europeo Strategico del programma Erasmus+. L’assessorato alle politiche giovanile del Comune di Pescara è ente capofila e coordina le attività che porteranno 80 giovani volontari europei nelle tre regioni colpite dal recente sisma: Abruzzo, Marche e Umbria. Ad accogliere i giovani provenienti da Belgio, Francia, Spagna, Moldavia e Portogallo, sono stati ricevuti dall’assessore alle politiche giovanili Giovanni Di Iacovo, Daniela Santroni, consigliera comunale e le associazioni partner (Caritas, Movimentazioni, Val Pescara, Psicologi per i Popoli Abruzzo e Volontari senza frontiere).

“Vogliamo fare attività che abbiano al centro il concetto di beneficenza e solidarietà e il progetto coniuga al meglio il concetto di solidarietà con l’identità europea – così l’assessore Giovanni Di Iacovo – Diamo corso a un programma europeo per 80 ragazzi, provenienti da diversi Paesi per intervenire e dare una mano nelle tre regioni colpite dai terremoti. In questi anni hanno avuto modo di conoscere l’eco del terremoto come fatto luttuoso avvenuto all’Italia, con testimonianze che hanno colpito il mondo intero: attraverso il progetto potremo impiegare questi ragazzi per una ricostruzione altrettanto importante rispetto a quella delle mura ed edifici distrutti, una rinascita emotiva, culturale, sociale delle terre colpite. E a questi giovani va il nostro ringraziamento perché è un compito davvero fondamentale e terribilmente delicato”.

“Siamo fra i pochi Comuni accreditati dall’Unione Europea per attività di volontariato civile – così la consigliera Daniela Santroni che ha seguito il progetto – Il coordinamento regionale abruzzese vede il Comune di Pescara come ente capofila e protagonista dell’ospitalità e accoglienza dei giovani volontari in servizio in Abruzzo con l’ausilio delle associazioni locali accreditate a livello europeo: Val Pescara Protezione Civile, Volontari senza frontiere Protezione Civile e Psicologi per i popoli Abruzzo, Associazione Movimentazioni e Fondazione Caritas. Abbiamo iniziato in piccoli passi inviando giovani in alcune strutture fuori dall’Italia, poi accogliendo giovani nelle nostre strutture e quando abbiamo vinto questo progetto italiano di servizio volontario strategico, siamo divenuti capofila con associazioni delle Marche ed Umbria e abbiamo lavorato accreditando e costruendo una rete di associazioni sul territorio, che ci consentirà di ospitare fra tutte le regioni circa 80 volontari, 20 per l’Abruzzo. I primi nove sono con noi e fra sei mesi arriveranno altri. Le associazioni coinvolte sono quelle di Pprotezione Civile perché li coinvolgeremo in un’opera di risocializzazione delle località colpite dal terremoto. Ringraziamo tutti per la collaborazione dimostrata e la Caritas per aver messo a disposizione anche le sue strutture per l’accoglienza”.

“Ringrazio il Comune di Pescara come presidente dell’associazione Psicologi per i Popoli sono contenta che arrivino i ragazzi, un lavoro di gruppo molto bello perché attraverso le emergenze ci conosciamo ed è un momento di crescita nel cosiddetto tempo di pace – così Maria Chiorazzo a nome delle associazioni di volontariato – Si tratta di attività a vantaggio di terre e persone che hanno subito il terremoto dai bambini, agli adulti perché le condizioni di emergenza sono sempre tali e quando cessano bisogna agire perché le conseguenze emotive restano anche se emotivamente. Il progetto, grazie al coinvolgimento dei Comuni e delle associazioni locali, si sostanzia con la creazione di una rete di solidarietà che partendo dai piccoli paesi distrutti dal terremoto, oltrepassa i confini nazionali fino ad arrivare dritto al cuore dell’Europa attraverso i giovani che hanno deciso di prendere parte al Corpo Europeo di Solidarietà. I volontari in servizio in Abruzzo svolgeranno le loro attività principalmente nei paesi di Valle Castellana per il teramano, Tempera per l’aquilano e Farindola per il pescarese, realizzando attività ricreative per la popolazione e raccogliendo le loro testimonianze per realizzare un documentario sulla situazione post sisma”.

Progetto “Un terremoto di solidarietà”: volontariato a Pescara ultima modifica: 2018-12-17T19:19:17+00:00 da Redazione