Premio Speciale “Donna dell’anno” alla sceneggiatrice e autrice Antonia Tosini

NAPOLI – La Speciale Commissione dell’Accademia Culturale “La Sfinge” e la presidente Elisabetta Busiello, hanno conferito con il grand Oscar Europeo 2015 il Premio Speciale “Donna dell’anno” per alti meriti artistici culturali alla sceneggiatrice e autrice Antonia Tosini.
Altri riconoscimenti sono andati allo scrittore : Mauro Montacchiesi (per la poesia religiosa) a Nino Nemo, Fausto Marseglia, la pittrice Rosa Piccolo e altri.
La cerimonia si è svolta domenica 29 Novembre 2015, a Napoli nella Sala congressi dell’hotel Terminus.
La Tosini è una scrittrice che ama spaziare su vari fronti, dalle sceneggiature ai testi teatrali, alla saggistica, alle poesie e ai romanzi. Il mondo dei libri e del cinema, sono le sue due anime.
La commissione dell’Accademia, ha apprezzato particolarmente il suo libro di poesie “Pane e girasole” Edizione (IL GRAPPOLO) bilingue, italiano e inglese, sui diritti umani . Tra l’altro è ambasciatrice di pace del movimento americano GOOD WILL TREATY OF WORLD PEACE fondato dal poeta Bryant McGill. Un poeta pluripremiato e promotore di iniziative sociali di grande valore che coinvolgono grandi personaggi famosi. Antonia cerca di dare un suo contributo nel sociale scrivendo libri dai temi sui diritti umani, la pace, l’eutanasia, la violenza sulle donne, il femminicidio e attraverso incontri e convegni, per dare voce a chi non ce l’ha.
Nello stesso tempo cerca di portare avanti il suo lavoro di sceneggiatrice con due produzioni italiane: La Caro Film di Giancarlo e Veronica Sartoretto, che preferiscono lavorare con le co-produzione e con la CIC. Cinema International Communications di Giuseppe Colombo, con il quale ha un altro film.
L’importante riconoscimento va ad aggiungersi ai numerosi premi che la Tosini sta ricevendo sia per la sua attività di scrittrice che di sceneggiatrice.
“Fare cultura in Italia, oggi è molto difficile si va avanti grazie alla passione e alla determinazione e come afferma il regista Nanni Moretti: “Il cinema è un’arte – la settima – ed è anche un’impresa: fatta di alti e bassi, di tira e molla, di debiti, produzioni, investimenti; di attori poco attori, di registi visionari, e di qualche creativo doc, che non vuole – ma che deve – scendere a compromessi”.