PESCARA – Il 22 luglio 2014 personale della locale Squadra Volante interveniva in via Puccini a Pescara in quanto tre individui avevano appena commesso una rapina dileguandosi poi a bordo di un’autovettura Daewoo Matiz. Gli intervenuti, da accertamenti effettuati nella banca dati in uso alle Forze del’Ordine, risalivano ad un 41enne di Pescara. Nell’occasione i poliziotti ascoltavano la vittima, un 44enne residente in città, che dichiarava di aver sorpreso i tre sconosciuti frugare nel sua autorimessa a caricare della merce e, nel tentativo di impedire la consumazione del furto, era stato investito dalla Daewoo sulla quale i ladri erano risaliti per darsi alla fuga, riportando un trauma contusivo ad un piede e la contusione di un dito della mano, con prognosi di giorni 7; in Questura il denunciante specificava che la merce sottratta (n. 6 cartoni di vino di vario genere ed un paio di bottiglie di liquore, per un valore ammontante a circa 270 euro) era di proprietà di un ristoratore, il quale utilizzava la sua autorimessa come magazzino.
Al fine di identificare i responsabili, la Squadra Mobile convocava il proprietario dell’autovettura Daewoo, il quale si presentava unitamente ad un suo amico, un 24enne residente a Montesilvano. I predetti, alla presenza di un legale, rendevano dichiarazioni sui fatti accaduti, riferendo che la notte del 22 luglio avevano dato un passaggio ad un loro conoscente, tale A., il quale chiedeva di accompagnarlo presso l’abitazione di un amico, figlio del titolare di un ristorante, per prendere le chiavi di un’autorimessa dove quest’ultimo custodiva alcune bottiglie di vino e, mentre le stavano caricando in macchina, erano stati affrontati da un uomo che aveva tentato di sbarrare loro la strada.
I due giovani riconoscevano in fotografia il citato ‘A.’, identificato poi per C. A., pescarese, classe ‘86. Veniva inoltre sentito dalla Squadra Mobile il figlio del ristoratore, il quale ammetteva di aver consegnato al C., all’insaputa di suo padre, le chiavi del ‘garage-magazzino’, per consentirgli di prendere le bottiglie di vino, a fronte di un debito che aveva contratto con il C. per precedenti cessioni di droga.
All’esito dell’attività investigativa della Squadra Mobile, il Sostituto Procuratore della Repubblica di Pescara, dott.ssa Anna Rita Mantini, faceva richiesta di applicazione di misura cautelare nei confronti del C. A., contestando peraltro a tutte e tre le persone indagate sia il concorso nel reato di rapina c. d. ‘impropria’, aggravata dall’esser stata commessa da più persone e nella pertinenza di un luogo destinato a privata dimora, sia per il reato di lesioni volontarie aggravate.
L’Ufficio del G. I. P., nella persona della dott.ssa Maria Michela Di Fine, ritenendo sussistenti gravi gli indizi di colpevolezza in ordine alle fattispecie delittuose contestate, disponeva nei confronti del C. A., l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, ordinanza eseguita nella mattinata odierna dagli uomini della Squadra Mobile.