PESCARA – “La palazzina di via Lazio, a Montesilvano, in parte di proprietà del Comune di Pescara, verrà sgomberata in modo definitivo. L’edificio, in cui il servizio di Edilizia residenziale popolare conta 59 appartamenti, di cui 15 già murati, versa in pessime condizioni strutturali, in uno stato di degrado determinato sia dai disordini scatenati dall’inquilinato, sia da annose carenze strutturali che oggi imporrebbero interventi di manutenzione molto costosi, ma peraltro non condivisi con i proprietari privati, dunque per ora impossibili da realizzare. La giunta comunale ha già approvato la delibera con il relativo atto di indirizzo, ora sarà il servizio Politica della Casa a preparare tutte le procedure per dare seguito all’iniziativa. Ovviamente dei 44 alloggi ancora oggi impegnati, in realtà solo 29 sono occupati da legittimi assegnatari, che avranno diritto a una nuova casa; altri 15 alloggi sono invece occupati abusivamente o comunque da soggetti senza titolo”. Lo ha annunciato l’assessore alla Politica della Casa Isabella Del Trecco ufficializzando l’approvazione della delibera in giunta.
“Il Comune di Pescara – ha ricordato l’assessore Del Trecco – è proprietario di alloggi Erp nel palazzo di via Lazio, al civico 61, sul territorio di Montesilvano, in tutto 59 unità abitative di varie superfici, distribuiti dal secondo al sesto piano. Purtroppo da anni il fabbricato presenta gravi carenze strutturali, aggravate anche dall’assenza di manutenzione ordinaria da parte dei privati comproprietari. Già nel 2010 la nostra amministrazione comunale aveva manifestato la volontà di vendere la porzione immobiliare di nostra proprietà e aveva avviato anche una procedura che però è rimasta disattesa. Nel 2014, giunta Alessandrini, la situazione del fabbricato si è ulteriormente aggravata con ulteriori dissesti che hanno determinato, ad esempio, il distacco dei copriferro e dei rivestimenti in cemento armato in corrispondenza dei ballatoi delle abitazioni del quarto e quinto piano e delle strutture in cemento armato delle scale poste ai due estremi del fabbricato, evidenziato anche dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, cui ha fatto seguito anche l’ordinanza del Comune di Montesilvano, che il 29 dicembre 2014 ha dichiarato la pericolosità della situazione in cui versava l’immobile, ordinando anche la nomina di un tecnico per il monitoraggio della palazzina a tutela della pubblica incolumità.
Negli anni passati, in realtà, sono stati eseguiti alcuni interventi di manutenzione per sopperire alle precarie condizioni statiche del fabbricato, e in particolare si è anche provveduto a sgomberare alcuni inquilini del sesto piano per alcune infiltrazioni provenienti dal terrazzo, che è di proprietà di un privato e che, nonostante le intimazioni al ripristino, non ha mai provveduto a eseguire gli interventi necessari. Oggi, di fatto, non può essere proposto alcun intervento di manutenzione straordinaria proprio per l’assenza di un accordo tra tutti i proprietari dell’edificio, per cui lo stato manutentivo è destinato a peggiorare sempre di più. Non solo – ha proseguito l’assessore Del Trecco -: purtroppo all’interno del fabbricato persistono un disagio sociale e problematiche di sicurezza aggravate anche dalle svariate occupazioni abusive, e lo scorso 18 maggio lo stesso sindaco di Montesilvano ha richiesto l’intervento della nostra amministrazione proprio in considerazione del progressivo degrado del manufatto a causa della carenza di controlli, con fenomeni di violenza, spaccio di sostanze stupefacenti, creando una vera bomba sociale che oggi ci impone un intervento deciso e forte.
Peraltro l’attuale situazione, oltre a lasciare sempre più terreno fertile per la criminalità, sta marginalizzando e penalizzando anche i residenti legittimi, 29 famiglie in tutto, che pure cercano, in quel difficile contesto, di vivere nella legalità, senza parlare del disagio che si registra nell’abitato tutt’attorno all’edificio. A questo punto la nostra amministrazione ha assunto l’unica decisione possibile: lo sgombero coattivo del fabbricato, procedura che consente agli assegnatari legittimi e originari, ovvero solo agli aventi diritto, di ottenere, con corsia prioritaria rispetto alle graduatorie in vigore, la riassegnazione di un altro alloggio Erp, procedura che realizzeremo gradualmente man mano che avremo appartamenti disponibili. Gli uffici ora avvieranno il relativo iter amministrativo che intendiamo chiudere in brevissimo tempo proprio per arginare la difficile situazione sociale dell’area”.