Aperta da pochi giorni la struttura e nuove convenzioni con i privati
PESCARA – Inaugurato ieri l’ asilo nido-bis Cipì in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, accanto alla scuola elementare del Piano di Zona T di Zanni alla presenza degli educatori e dell’assessore ai Nidi d’Infanzia Guido Cerolini che ha sottolineato come tale struttura, completamente rinnovata, raddoppia gli spazi per ospitare 60 bambini anziché i tradizionali 30.
Inoltre si è ridotta a 159 alunni la lista d’attesa per entrare nei sette nidi comunali , grazie a 10 disdette ricevute recentemente e sono state avviate formalmente anche le procedure per accedere ai contributi comunali per le famiglie con basso reddito che, rimaste fuori dai nidi, comunali saranno costrette a ricorrere agli asili privati. Da quest’anno oltre ad aver aumentato la quota di contributo pubblico, le famiglie non dovranno più anticipare le spese in attesa dei rimborsi del Comune che, al contrario del passato, verserà le proprie quote direttamente ai nidi, sgravando i genitori dei relativi costi.
Ha ricordato Cerolini che appena un anno fa l’assessore all’edilizia scolastica Roberto Renzetti ha avuto accesso ai contributi regionali erogati per la realizzazione di nidi d’infanzia pubblici, presentando in tempi record il progetto e conquistando un contributo pari a circa 180mila euro.
Nel particolare si è deciso di raddoppiare gli spazi del vecchio nido comunale Cipì in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, utilizzando gli spazi dell’adiacente scuola materna ormai in via di chiusura vista la prossimità della materna statale. I lavori sono stati eseguiti e completati nel corso dell’estate, ossia nel periodo di chiusura della struttura per le ferie e sono stati completati in tempo record: attualmente il nido può ospitare 60 bambini anziché i tradizionali 30, ma per quest’anno abbiamo deciso di limitare il numero delle iscrizioni a 42 unità, lasciando a una sezione della scuola materna l’utilizzo di un’aula per i 13 bambini di 5 anni che stanno completando il proprio percorso. Ovviamente in tutto il nido è stato completamente rinnovato l’arredo: la nuova linea è stata progettata dalla Community Project della Vastarredo, e parliamo di suppellettili polifunzionali che consentono anche di svolgere attività didattica, sottolineando un cambio di approccio educativo anche a livello strutturale.
Complessivamente oggi il nido Cipì si sviluppa su circa 700 metri quadrati e all’interno vi sono 8 educatori e 5 operatori. E intanto ieri primo giorno di scuola anche per gli altri sei nidi, ossia La Conchiglia di via Vespucci, la Mimosa di via Benedetto Croce, il Gabbiano di via Cecco Angiolieri, il Bruco di via Rigopiano, L’Aquilone in via del Santuario, Raggio di Sole in via Colle Marino che hanno aperto i battenti iniziando le due settimane dell’inserimento senza far registrare problemi.
I bambini ammessi sono 223 nelle scorse ore abbiamo registrato circa 10 disdette, subito sostituiti con altri piccoli facendo scendere la lista d’attesa da 168 a 159 unità. E l’esperienza ci dice che nei prossimi mesi tale dato verrà ulteriormente riassorbito. Nel frattempo sono state aperte le procedure per l’accesso ai nidi d’infanzia privati con il contributo del Comune per le famiglie che, escluse dai nidi comunali, si vedono costrette a dirottare il proprio bambino in strutture alternative convenzionate con l’amministrazione stessa.
ha ricordato l’assessore Cerolini.
I moduli di domanda per l’accesso al fondo sono già disponibili: quest’anno i nidi privati convenzionati applicheranno la tariffa massima di 390 euro al mese per i bambini che frequenteranno il tempo pieno, 312 per il tempo ridotto. Il Comune ha aumentato l’importo dei contributi pubblici: per le famiglie che hanno un reddito compreso tra 0 e sino a 4mila 900 euro, il Comune assegnerà un contributo mensile di 270 euro al mese, anziché 250 euro; per i redditi tra 4mila 901 e 8mila, il contributo sarà di 200 euro al mese, anziché 180 euro; per i redditi tra 8mila 1 euro e 11mila euro il contributo sarà di 180 euro al mese, anziché 150 euro; per redditi tra 11mila 1 euro e 12mila 500 si passerà a 150 euro al mese anziché 120 euro; infine per i redditi da 12mila 501 a 15mila 500 il Comune pagherà 100 euro al mese, anziché i 70 euro precedenti.
La seconda grossa novità consiste nelle procedure di pagamento: sino allo scorso anno la famiglia era comunque costretta a fronteggiare da sola la spesa iniziale, comunque sborsando personalmente l’intero importo richiesto dal nido privato in attesa del rimborso dal Comune. Da quest’anno la famiglia pagherà solo la quota a proprio carico, mentre il Comune verserà direttamente al nido il proprio contributo dietro presentazione della documentazione che attesterà l’effettiva frequenza del bambino e la ricevuta quietanzata del pagamento della quota a carico dell’utente. In questo modo abbiamo sgravato completamente l’utente che vedrà ridursi drasticamente il proprio esborso economico.
I nidi autorizzati e convenzionati con il Comune sono il Queen College, in via Regina Elena; il Paese delle Meraviglie, in via Di Sotto; Il Nido degli Angeli, in via Pietro Nenni; la Congregazione delle Famiglie di Gesù e Maria, Istituto Ravasco via Italica; il Nido Fiorito, presso il Ravasco viale Bovio; La Luna nel Pozzo, in via Sella di Corno; La Giostra, in via Campania; La Banda Marmocchi, in via Goldoni; La Casa dei Bambini, in via Caravaggio; Le Fate Bianche, in via Beato Nunzio Sulprizio; Il Palloncino, in strada della Polveriera; il Nido D’Oro, in via delle Casette; Events and Enjoy in via Nazionale Adriatica nord; Happy Child, in via Pisacane; Totem in via Rigopiano.