Nel match delle 12.30 i biancazzurri sono chiamati a battere il Vicenza per non far scappare il Torino e conquistare il secondo posto
VICENZA – Il Pescara, in questa giornata, si troverà ad affrontare un ostacolo del tutto nuovo: la partita delle 12.30. Più del Vicenza, avversario di turno, sarà infatti l’insolito orario l’insidia maggiore per i biancazzurri. Da quando si è deciso di adottare anche da noi la moda del “Lunch match” tanto cara in Inghilterra, i calciatori si sono dovuti adeguare a pranzare presto, per poi scendere in campo, quando gli italiani, per la maggior parte, ancora si siedono a tavola.
UN ISOLITO ORARIO – In nome dei soldi della televisione, si è quindi stravolta un’abitudine alimentare consolidata. Il fatto che in Inghilterra siano da tempo abituati a giocare a quell’orario, non regge come scusa. Infatti le abitudini alimentari dei due paesi sono profondamente diverse. È risaputo infatti che la colazione anglosassone è quasi l’equivalente di un pranzo, mentre l’italiano medio, non va oltre un cornetto con cappuccino.
Giocare a mezzogiorno non è quindi un problema da sottovalutare in vista del match contro il Vicenza. Ovviamente il problema riguarda anche i veneti. Per questo motivo, non ci aspettiamo il solito match ad alta velocità da parte dei ragazzi di Zeman, ma una partita molto spigolosa, risolta da qualche giocata da parte di un singolo.
Il Pescara, reduce dalla sofferta vittoria casalinga contro il Gubbio, punta ai tre punti per cercare di raggiungere il secondo posto solitario in classifica, evitare la fuga del Torino e respinger l’assalto di vecchi nemici (Padova) e nuovi pretendenti (Verona). Dal canto suo, il Vicenza, che ha conquistato 7 punti nelle ultime tre gare (in quest’ottica va ricordato il blitz esterno contro la Samp che è costata la panchina ad Atzori), vuole continuare la sua marcia verso zone d classifica meno turbolente.
SCACCO A … CENTROCAMPO – Sarà una gara che si deciderà prevalentemente a centrocampo e qui il Pescara rischia seriamente di perdere il match. Se, infatti, come sembra, Zeman punterà su Verratti, il centrocampo biancazzurro soffrirà parecchio. Il nostro non è un’anatema contro il numrro 10, ma una considerazione tattica. Il centrocampista biancazzurro, infatti, non ha ancora il passo del regista e, se aggredito, perde sistematicamente il pallone. È vero che tra i centrocampisti a disposizione di Zeman è quello più tecnico, ma è vero altresì che Cagni, da vecchio lupo di mare, assegnerà a Botta il compito di soffocare il numero 10 biancazzurro pressandolo insistentemente e mettendo a nudo la lentezza e l’incapacità di tenere la palla del regista abruzzese.
Il Pescara così, si ritroverà una voragine nella parte centrale del campo, da cui i biancorossi, faranno partire le loro azioni, attivando immediatamente la velocità di Gavazzi, vera spina nel fianco di tutte le avversarie dei vicentini finora, che a sua volta penserà ad armare Abbruscato. Per questo, è certamente più saggio puntare su Togni, giocatore meno tecnico, ma più manovriero e capace di tenere palla. Come detto i maggiori pericoli per il Pescara, verranno dal duo Gavazzi-Abbruscato. Se il centravanti però è straconosciuto, meno si sa del suo compagno si squadra.
Davide Gavazzi, classe 1986, è un’ala veloce e tecnica, capace di saltare sistematicamente l’uomo, per poi tentare la conclusione a rete o il tiro. Riveste insomma, lo stesso compito affidato a Insigne. Sarà lui il maggior pericolo per i biancazzurri. Balzano avrà la sua bella gatta da pelare perchè l’ala biacorossa lo punterà di continuo, trasformando il 4-4-2 dei veneti in un 4-3-3. D’altro canto però il Vicenza ha sempre incassato gol in casa. Il duo Zanchi-Martinelli è molto lento e macchinoso e il trio d’attacco biancazzurro avrà certamente occasione per mettersi in mostra.
Zeman quindi in questo turno avrà un doppio compito: riuscire a tirare fuori dai suoi ragazzi energie fisiche inaspettate, in un match, dalle difficoltà fisiche inaspettate e trovare il modo di vincere una gara, facile all’apparenza, ma che, se presa sottogamba, potrebbe rivelare ostacoli inattesi.
[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]