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Pescara, Convenzione Urbanistica: ok delle Commissioni

da Donatella Di Biase

PESCARA – Il Presidente della Commissione Lavori pubblici Armando Foschi,visto il parere positivo della Commissione Lavori pubblici prima e della Commissione Gestione del Territorio dopo, ha detto che con l’approvazione del nuovo schema di Convenzione urbanistica si potrà finalmente sbloccare la realizzazione del parcheggio di scambio presso l’ex Fornace Tinaro, in via Tiburtina, e il Pue previsto in via Colle di Mezzo su proposta della società Fidia, e anche le decine di programmi integrati congelati da mesi, con gravi danni per il settore, per l’assenza di una normativa chiara.Ora la delibera potrà approdare all’esame del Consiglio comunale di Pescara.

Ha precisato Foschi :

il documento prevede un cambiamento storico, epocale, nella gestione dei contratti urbanistici, affidando al Comune un rigoroso ruolo di ‘controllore’ e al privato l’obbligo di rispettare la stessa normativa in vigore per l’Ente pubblico, quale garanzia di trasparenza e rispetto delle regole  innovando una normativa ferma al 1996.

Il nuovo schema di convenzione, in sostanza interviene sulla disciplina relativa alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e di quota parte degli oneri relativi alle opere di urbanizzazione secondaria, come parcheggi o aree verdi. Sino a oggi era prassi consentita che il soggetto privato che assumeva l’obbligo di realizzare quelle opere a scomputo totale o parziale degli oneri dovuti alla Pubblica amministrazione, realizzasse direttamente i lavori o li affidasse, senza seguire formalità o vincoli, a un’impresa di sua fiducia.

Una procedura che, oltre a essere stata messa in discussione dalla stessa Comunità europea, ha spesso dato vita a una vera ‘giungla’, facendo registrare, a livello locale, episodi di mancata o tardiva realizzazione delle opere di urbanizzazione rispetto alla tempistica dell’edificazione privata, creando anomalie, disagi e disservizi ai cittadini che talvolta si sono ritrovati a vivere in nuovi complessi edilizi senza strade asfaltate, con reti fognarie incomplete o senza le aree verdi promesse nei progetti.

Ha proseguito il Presidente:

a questo punto  la nuova amministrazione comunale di centro-destra ha ritenuto opportuno procedere con una riorganizzazione della disciplina adottando, primo Comune in Abruzzo, il nuovo schema che d’ora in avanti sottoporremo a tutti i privati che presenteranno una proposta di Pue o di Piano attuativo, una convenzione che fondamentalmente ha introdotto tre obblighi strategici che ci consentiranno di garantire trasparenza alle procedure utilizzate.

Innanzitutto il privato d’ora in avanti, per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria o secondaria, sarà obbligato a utilizzare le stesse procedure previste per l’Ente pubblico, in altre parole non potrà più realizzare personalmente o tramite un’impresa di fiducia gli interventi previsti, ma dovrà procedere con una regolare gara: se i lavori sono opere sottosoglia potrà invitare quattro ditte, valutando l’offerta più vantaggiosa, o potrà adottare l’appalto integrato.

Se l’importo dei lavori da realizzare è soprasoglia (ossia sopra i 5 milioni di euro), dovrà procedere con un bando pubblico. Tale procedure rappresentano anche una maggiore garanzia per l’amministrazione: se il privato deve infatti restituire, ad esempio, 100mila euro in opere pubbliche al Comune, la gara stessa non potrà essere inferiore a tale importo. Ovviamente l’amministrazione comunale conserverà il ruolo di controllore.

Non basta: nella nuova convenzione abbiamo previsto l’obbligo per il privato di iniziare la realizzazione delle opere di urbanizzazione, dunque le opere da cedere al pubblico, prima di aprire il cantiere per la parte dell’edilizia privata, dunque prima di iniziare a costruire palazzi o uffici, condizione ineludibile per ottenere il rilascio dei permessi a costruire.

E per la realizzazione delle opere pubbliche, come fognature, percorsi pedonali e marciapiedi, strade veicolari, piste ciclabili, reti idriche per l’acqua potabile, le reti per la distribuzione del gas metano o l’energia elettrica o ancora la pubblica illuminazione e gli spazi di verde, ossia verde attrezzato, parco pubblico, verde per i giochi, con piantumazioni o meno, verranno fissati tempi di riconsegna precisi, che saranno di volta in volta riportati nella specifica convenzione, in altre parole non potremo trovarci dinanzi a ‘cantieri infiniti’, com’è spesso accaduto negli ultimi anni.

Ha ancora detto Foschi:

infine , come ultimo obbligo abbiamo fissato che gli uffici comunali non rilasceranno i certificati di agibilità di appartamenti o abitazioni se prima non saranno state collaudate, con esito positivo, le opere pubbliche, una norma che di fatto ci tutela in merito ai tempi di conclusione degli interventi stessi. Dopo il voto odierno la delibera passerà all’esame del Consiglio comunale, quindi ci consentirà di sbloccare e far partire opere strategiche come il parcheggio di scambio presso l’ex Fornace Tinaro, sulla via Tiburtina, proposto dai due imprenditori Sciarra e Girolimetti, già approvato dal Consiglio comunale e che attende solo la firma della convenzione per avviare il proprio iter.

Ha commentato  il consigliere dell’Italia dei Valori Adelchi Sulpizio:

la delibera odierna rappresenta un buon punto di partenza da migliorare durante lo svolgimento del Consiglio comunale con norme atte a realizzare e garantire un maggior controllo da parte del Comune.

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