I Gruppi Forza Italia, Pescara in Testa e Pescara Futura tornano sulla mancata approvazione del bilancio di previsione del Comune e riferiscono su quanto accaduto oggi nella Commissione Finanze
PESCARA – “Ennesimo rinvio, quest’oggi, per la delibera del bilancio di previsione del Comune di Pescara: nella Commissione Finanze il Collegio dei Revisori dei Conti ha confermato e verbalizzato che il 31 gennaio scorso il Consiglio non avrebbe mai potuto approvare il documento finanziario, se non con il loro parere contrario, sbugiardando formalmente il sindaco-Pinocchio Alessandrini, la Commissione non ha potuto approvare neanche oggi il maxi-emendamento correttivo e l’Assemblea tornerà a riunirsi solo mercoledì prossimo 8 febbraio, sempre se finalmente gli atti saranno corretti, una vicenda che, se non fosse drammatica per la città, avrebbe tutti i contorni di una farsa che rispecchia l’inadeguatezza, l’incompetenza e la superficialità di un sindaco che chiaramente non è in grado di garantire un governo alla città”.
Lo hanno detto i Gruppi consiliari di Forza Italia, Pescara in Testa e Pescara Futura ufficializzando quanto accaduto oggi in Comune in riferimento al bilancio.
“Molto semplicemente oggi il Collegio dei Revisori dei Conti ha confermato tutto ciò che avevamo preannunciato nei giorni scorsi in riferimento all’impossibilità materiale di approvare il bilancio di previsione entro la mezzanotte dello scorso 31 gennaio per responsabilità esclusiva di quella maggioranza di governo di centro-sinistra che ha portato in aula un documento sbagliato e incompleto – ha spiegato il Capogruppo FI Marcello Antonelli -.
Alle 8.30 si è riunita la Commissione Finanze per predisporre il maxi-emendamento prescritto dal Collegio dei Revisori per correggere il bilancio e, in quella sede, il Collegio stesso ha confermato ufficialmente, permettendo la verbalizzazione formale di quanto da noi denunciato, che il parere espresso dai Revisori dei Conti al bilancio era ‘condizionato’ alla correzione obbligatoria di alcuni errori prima di portare il documento in aula.
In particolare il Collegio ha disposto che venissero ‘rielaborate le annualità 2018 e 2019 in relazione alle segnalazioni effettuate al punto 7 della relazione’, ovvero si dispone di ‘riesaminare a saldi e totali i dati degli esercizi nei capitoli di spesa oggetto di obbligazione giuridica perfezionata che al momento non presentano stanziamenti, come quello dei gettoni di presenza dei consiglieri, capitolo indicato a zero’.
In altre parole il Collegio dei Revisori ha vincolato il proprio parere al ripristino degli impegni di spesa in quei capitoli obbligatori che stranamente invece la giunta Alessandrini ha azzerato, e non è possibile farlo perché, ad esempio, i gettoni di presenza vanno pagati obbligatoriamente. Visto che le condizioni poste dal Collegio non erano state soddisfatte dalla giunta, i Revisori hanno oggi confermato che il 31 gennaio non era possibile approvare il bilancio con il loro parere favorevole, ma avremmo dovuto approvare un bilancio con il parere contrario del Collegio, facendo una forzatura inaccettabile e soprattutto impugnabile in sede giudiziaria.
I Revisori dei Conti hanno dunque sbugiardato pubblicamente il sindaco Alessandrini e il suo sterile tentativo di scaricare sul centro-destra la responsabilità di non aver varato il documento entro il 31 gennaio, consentendo di godere di un ipotetico spazio finanziario di 5 milioni di euro da spendere in deroga al patto di stabilità, somma peraltro spendibile solo se quei soldi fossero effettivamente disponibili in cassa, ma al Comune di Pescara quella somma non c’è”.
“La verità emersa oggi in maniera drammaticamente lampante per Alessandrini è che quella responsabilità fa capo esclusivamente alla sua incompetenza e incapacità – ha ancora commentato il Capogruppo di Pescara in Testa Guerino Testa -, tant’è che neanche oggi il Consiglio ha potuto riunirsi per approvare il bilancio. La Commissione, non essendo trascorse le ventiquattro ore previste dal Regolamento, non ha potuto approvare il maxi-emendamento correttivo ed è saltata anche la seduta del Consiglio che a questo punto tornerà a riunirsi solo mercoledì prossimo, 8 febbraio”.