ROMA – Alla vigilia della trasferta di Roma nessuno avrebbe immaginato, quello che poi è successo, che la pallamano di Città Sant’Angelo potesse essere battuta. Infatti la squadra della Lazio di Pino Langiano è scesa in campo determinata e spregiudicata da sorprendere gli uomini di Ernani Savini.
Parte bene la squadra ospite tanto che al quindicesimo è in vantaggio di 7 a 11, poi alcune distrazioni in difesa e l’infortunio del portiere Mariotti permettono alla Lazio di rientrare e chiudere il primo tempo di una sola rete di scarto 11-12. Nel secondo i biancocelesti cominciano a credere nel miracolo e grazie ai terzini Molina e Larosa riescono ad impegnare la difesa abruzzese passando in vantaggio ed incrementando anche sul più tre reti.
Negli ultimi minuti il Città Sant’Angelo prova a rientrare ma è troppo tardi, grande difesa della Lazio e il risultato si chiude con la vittoria di 27 a 26. Una brutta tegola per la squadra del presidente Remigio che a fine gare non nasconde l’amarezza colpevolizzando anche le troppe assenze, tra le quali spiccavano quella di capitan Presutti e dell’altra ala di ruolo Facchini, due pedine importanti della schacchiera angolana.
La squadra del Città Sant’Angelo comunque conserva sempre la prima posizione, ma a braccetto del sorprendente Manfredonia.