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Ombrina Mare:osservazioni contrarie al progetto di petrolizzazione

da Donatella Di Biase

Provincia di Chieti ,associazioni ambientaliste e comitati  di cittadini contro l’insediamento di piattaforme petrolifere al largo della costa teatina.

Chieti.  Il Presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, in quest’ultimpo periodo ha cercato di aggregare associazioni ambientaliste e comitati di  cittadini per svolgere una azione comune contro la petrolizzazione della costa. E’ stato organizzato un gruppo di lavoro, coordinato dal consigliere  provinciale Franco Moroni per predisporre delle Osservazioni, da inviare al Ministero, contrarie al progetto della nuova piattaforma petrolifera in mare, denominata “Ombrina  2” e che dovrebbe sorgere al largo della costa teatina.


Ieri mattina, nel corso di una Conferenza stampa, il Presidente ha illustrato il lavoro svolto ed ha  commentato:

La lotta alla petrolizzazione del nostro territorio è una delle priorità della mia amministrazione, poiché è una battaglia che coinvolge l’idea stessa che abbiamo del nostro sviluppo.

Poiché riteniamo che lo sviluppo della nostra provincia sarà sempre più strettamente legato al turismo e all’industria ad esso connessa, è evidente che questa nostra politica mal si concilia con questo tipo di impianti, sia sulla terraferma sia in mare: la nostra sarà una battaglia dura e seria perché diciamo con forza che questo tipo di impianti non possono essere realizzati sulla nostra costa, che tra l’altro non sono compatibili con la nostra vocazione agricola.

Deve essere chiaro che l’Abruzzo ha già dato tanto al Paese ed ora chiediamo al Paese che ci liberi da questo tipo di installazioni.

Abbiamo chiesto a tutte le associazioni ambientaliste, i comitati civici, l’università “G.d’Annunzio” e il Mario Negri Sud di fare fronte comune contro queste minacce al nostro territorio e ringrazio il lavoro di coordinamento del consigliere provinciale Franco Moroni, che ha assemblato le osservazioni tecniche, giuridiche e politiche che abbiamo inviato al Ministero dell’Ambiente, sia per Ombrina 2, come è stato per Elsa 2 e l’installazione della Petroceltic.

Anche il Comune  di San Vito Chietino, in data 3 Febbraio, ha approvato una delibera contro l’insediamento petrolifero, di cui riportiamo solo alcuni elementi significativi: “Irregolarità nel procedimento amministrativo attivato dal proponente, carenze nella documentazione allegata, violazione del “principio dello sviluppo sostenibile”, incompatibilità del progetto con le naturali vocazioni del territorio. Sono solo alcuni degli elementi su cui si fondano le osservazioni presentate dal Comune di San Vito Chietino al progetto di sviluppo del campo “Ombrina Mare” per l’estrazione petrolifera nel tratto di mare antistante il litorale frentano”.

Si comincia a respirare aria di mobilitazione generale contro il progetto Ombrina Mare per tutelare il territorio abruzzese, che ha vocazione naturalistica e dove si dovrebbe incentivare e sostenere una economia basata  sulla tipicità dei prodotti agricoli di pregio, sulla pesca, sul turismo e che possa dare prospettive occupazionali senza compromettere le risorse ambientali e la qualità della vita.

E’ i mportante dare la massima diffusione a informazioni che riguardano il nostro ambiente perchè i cittadini acquisiscano consapevolezza delle conseguenze che un tale progetto può determinare sulla costa teatina  e  affinché non si crei un precedente per nuovi progetti petroliferi in altre aree abruzzesi. Cosa  penserà l’ombrina, un bel pesce del Mediterraneo, che più che la compagnia e le sorprese ama il silenzio e la tranquillità, del fatto che il suo nome sia stato dato  ad un intervento così invasivo per il mare….

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