E’ la richiesta contenuta in una mozione del Cosigliere comunale Di Iacovo (SEL) e finalizzata a coniugare occupazione giovanile a creatività e recupero delle tradizioni
PESCARA – E’ stata presentata ieri mattina dal Consigliere comunale Giovanni Di Iacovo (SEL) una mozione per destinare il piano superiore del nuovo mercato di Piazza Muzii a Pescara a laboratori per i tanti giovani artigiani pescaresi e non solo.
Ha osservato Di Iacovo:
come emerge dai recenti studi dell’Osservatorio della Confartigianato sull’artigianato giovanile accanto ad una grave crisi occupazionale che fa si che un giovane su tre non abbia lavoro e non sia neanche in una fase di studio/formazione, è in grande crescita la diffusione dell’artigianato giovanile. Basti pensare che in Abruzzo vengono iscritte all’albo ben 13 imprese artigiane al giorno. L’Osservatorio sull’Artigianato indica la nostra regione come la prima del mezzogiorno per diffusione dell’artigianato under 40, e non c’è bisogno di ricordare la grande tradizione manifatturiera e artigiana che ha da sempre accompagnato questa regione.
Apprendiamo stamane dell’avvio dei lavori per la riqualificazione del mercato di Piazza Muzii. Quel mercato rionale ha una sua importante storia che affonda le radici nel 1956, quando fu indetto il bando per la sua realizzazione, vinto dal trio di architetti Aymonino, Berardelli e Malatesta. In una posizione così centrale sarebbe strategico il ruolo di questo edificio per una rivalutazione e ri-socializzazione della zona dove, spontaneamente, piccoli locali e nuove attività stanno aprendo proprio intorno al mercato. L’utilizzo del piano superiore del mercato, privo attualmente di una chiara destinazione d’uso, potrebbe essere destinato a laboratori per l’artigianato giovanile, che coniughino la formazione e l’occupazione dei ragazzi della nostra città con il recupero delle tradizioni e dei mestieri del nostro territorio. Per questo, una vera rivitalizzazione sociale e culturale della zona dovrebbe avere il suo fulcro nel nuovo mercato coperto il quale, oltre alle abituali funzioni, offrirebbe anche formazione, lavoro e creatività andando quindi a formare, insieme ai locali che lo circondano, un nuovo piccolo polo, un cuore pulsante (e soprattutto utile) della città.