“Il modo migliore per curare – ha ricordato il professor Lombardo – è abbattere l’incidenza del cancro del 40 per cento attraverso la prevenzione primaria, secondaria e terziaria”
PESCARA – “Incentivando l’attività sportiva potremmo abbattere l’incidenza del cancro del 10 per cento; entrando nelle scuole per fare formazione sui corretti stili di vita da seguire, riusciremmo ad abbassare la stessa incidenza di un ulteriore 30 per cento. Due semplici azioni che, sommate al 60 per cento dei casi oggi curabili attraverso le medicine e le terapie, ci permetterebbero di sconfiggere il cancro entro i prossimi 10 anni. È da qui che prendono le mosse i due Protocolli d’intesa stipulati stamane in Regione con l’Ufficio Scolastico regionale e con il Coni regionale, due documenti che ci permetteranno di portare la nostra azione in tutte le classi, in tutti i gruppi sportivi perché la prevenzione passa attraverso la conoscenza e solo facendo rete potremo vincere una battaglia che riguarda tutti”.
Lo ha detto il Coordinatore della Lilt Abruzzo, il Professor Marco Lombardo, Presidente della Lilt – Lega Italiana Lotta ai Tumori – Sezione di Pescara, aprendo la conferenza stampa che ha visto la presenza del professor Ernesto Pellecchia, Direttore dell’USR, del profess
or Enzo Imbastaro, Presidente Coni regionale, degli assessori Silvio Paolucci, delega alla Sanità e allo Sport, e Marinella Sclocco, delega all’Associazionismo, oltre che della dottoressa Mariella Di Domenico, psiconcologa della Lilt, e di Milena Grosoli, vicepresidente della Lilt. Presenti anche alcuni studenti della scuola media Rossetti, che da settembre saranno protagonisti del progetto ‘Sistema Salute’, con la dirigente Petronilla Chiola, oltre che la professoressa Luciana Vecchi, la prima ad aprire le porte del Liceo Classico ‘D’Annunzio’ alla Lilt nel 2007, e i rappresentanti della Lilt – Sezione Aquila, con Angela Cocciolone, e della Lilt – Sezione Teramo.
“Il modo migliore per curare – ha ricordato il professor Lombardo – è abbattere l’incidenza del cancro del 40 per cento attraverso la prevenzione primaria, secondaria e terziaria. Obiettivo dei due Protocolli d’intesa è quello di formare i giovani, renderli essi stessi operatori di prevenzione nella loro famiglia e tra i coetanei e dobbiamo iniziare presto, dunque quando ancora sono sui banchi delle scuole medie ed elementari. La Lilt sta già operando in tal senso, siamo entrati tra le comunità Scout, organizziamo giornate di informazione rivolte alle Forze Armate e Forze dell’Ordine. Con i due Protocolli d’intesa abbiamo voluto codificare e regolamentare la nostra partnership con il mondo della scuola e dello sport, per divenire capillarmente presenti ovunque, e portare tutta la regione al nostro secondo Convegno nazionale sulla prevenzione oncologica previsto per il 15 e 16 ottobre prossimi all’Aurum”.
I due Protocolli, ciascuno nei settori di propria competenza, prevedono l’organizzazione di attività e di iniziative tese a divulgare sani stili di vita tra gli studenti e gli sportivi, coinvolgendo anche le famiglie; a consolidare la partecipazione degli studenti alle attività della Lilt come soggette a crediti formativi nella valutazione all’esame di Stato. Per far ciò le quattro Lilt provinciali metteranno a disposizione la professionalità e le competenze di tipo progettuale, organizzativo e operativo dei propri operatori, costituendo un gruppo di lavoro ad hoc. Una delle misure prevede, specificatamente, la promozione dell’importanza dello Sport nella prevenzione oncologica, organizzando anche una ‘Giornata Nazionale dello sport quale migliore Prevenzione Oncologica’.
Entrambi i Protocolli avranno durata di tre anni. “La scuola è il luogo per eccellenza in cui, più di altri, possono svilupparsi percorsi di formazione ai corretti stili di vita – ha confermato il professor Pellecchia -. Firmato l’accordo dobbiamo ora sviluppare azioni concrete coordinandoci a livello regionale, inviando degli imput precisi alle scuole che dovranno sviluppare dei progetti nel corso del prossimo anno scolastico. In tal senso è importante anche prevedere la formazione degli insegnanti, diffondendo dei pacchetti-moduli, sostenendo la scuola in tali progettualità, e da parte dei docenti posso garantire che c’è la massima sensibilità nello sviluppare tali iniziative extracurriculari su un problema tanto attuale, iniziative che anche la Regione deve sostenere, anche finanziariamente”.
“Il Coni – ha detto il professor Imbastaro – sta già lavorando in tal senso e negli ultimi due anni, in virtù di un simile accordo stretto con il Miur, abbiamo coinvolto 20mila bambini su tutta la regione. Stiamo lavorando per far apprendere i corretti stili di vita, l’alimentazione più corretta per arrivare sin dentro le famiglie. Ora il nostro obiettivo è quello di accrescere ulteriormente la base dei ragazzi che fanno sport”.
“I tumori – ha concordato l’assessore Sclocco – si combattono con la prevenzione e con il benessere, più che con le medicine. Oggi la Regione c’è in questa battaglia e mette a disposizione le proprie risorse, piccole o grandi, preparando il nuovo bando di ‘Scuole aperte e inclusive’ che nel 2015, è stato incentrato proprio su la ‘salute e lo stile di vita alimentare’”.
“La partnership che oggi sigliamo – ha aggiunto l’assessore Paolucci – si traduce nel mettere l’ultimo tassello a un percorso già in essere con il Miur in un quadro regionale in cui le nostre energie devono tendere a potenziare la prevenzione che ci permetterà di salvare tante vite, se pensiamo che già oggi, statisticamente, ogni 10 persone che hanno la sfortuna di essere colpite da una patologia oncologica, 4 potrebbero evitarla semplicemente con un corretto stile di vita. La prevenzione è dunque un pezzo di futuro della sanità, e su questo dobbiamo dirottare grossi investimenti, facendo rete anche per migliorare la comunicazione”.