LANCIANO (CH) – Oggi al Biondi è andata in scena una ormai classica del girone meridionale di prima divisione, infatti le due squadre si sono affrontate negli ultimi anni in diverse occasioni, il bilancio delle gare disputate presso l’ex 5 pini vedeva i padroni di casa usciti vincenti per 6 volte mentre due erano stati i pareggi e ancora a secco di vittorie erano gli ionici.
Entrambe le formazioni sono scese in campo con problemi di formazione, in particolar modo la Virtus che aveva assente per squalifica capitan Di Cecco, mentre erano infortunati i due centrali difensivi titolari Antonioli e Ferraro, il centrocampista D’Aversa e gli attaccanti Colussi e Zeytulaev.Inoltre sono scesi in campo anche se non in perfette condizioni Mammarella, Amenta e Vastola.
Camplone vista l’emergenza ha schierato Colombaretti come esterno destro di centrocampo a completare il reparto c’erano Sacilotto e Volpe, come centrali di difesa Romito e Amenta con Mammarella a sinistra e Vastola a destra; in attacco invece è tornato ad occupare il vertice avanzato Di Gennaro con Improta a sinistra e Turchi a destra.
Anche gli ospiti del neo mister Davide Dionigi avevano oggi problemi di formazione (da far notare però che molti degli indisponibili non fanno spesso parte degli undici titolare), infatti non hanno potuto partecipare alla gara gli infortunati Dalì, Gori (problema adduttori), Crovetto, Migliaccio e Rizzi. Inedito anche lo schieramento degli uomini di Dionigi che sono passati come schema di gioco dal 4-2-3-1 di Brucato ad un 4-3-3 (o se volete leggerlo in modo diverso può essere visto come 4-3-2-1), la linea difensiva davanti all’estremo Bremec vedeva Cutrupi e Colombini come esterni e Prosperi e Panarelli come centrali, a centrocampo Antonazzo a destra in mezzo Giorgino al centro e Di Deo a sinistra; in attacco Ciotola (nel secondo tempo Rantier) a destra, Garufo a sinitra e come vertice avanzato Innocenti.
Tornando alla gara è stata combattuta con un gran pressing a centrocampo, gli ospiti non hanno fatto barricate ma sono sembrati imballati e con molti giocatori non in condizione, infatti per ben sei volte i calciatori rosso-blu hanno avuto problemi di crampi. Da dire anche che nel finale, per diverse ragioni sopra riportate, le squadre si sono accontentate del pari, le idee erano annebbiate e le forze dei 22 in campo si erano sciolte come neve al sole. Inoltre il numero uno di casa oggi ha vissuto 90 minuti di totale riposo per non essere stato mai impegnato dagli uomini di Dionigi.
La squadra di mister Camplone ha giocato bene nei primi 30 minuti della gara, è stata sicuramente sfortunata per aver colpito 2 pali, ma le troppe assenze e la non perfetta condizione di diversi elementi hanno “annebbiato” nella ripresa le idee dell’undici di casa. Non avendo cambi utili nel finale di gara sono stati tirati i remi in barca per un pari che però non ha accontentato gli uomini della famiglia Maio.
In ogni caso in avanti Di Gennaro non riesce a sbloccarsi, oggi ha avuto alcune nitide occasioni ma le ha fallite, sicuramente ad oggi non è il bomber che i tifosi rosso-neri si aspettavano di avere. Fatto sta che ormai l’assenza dai 3 punti per la squadra rosso-nera manca da troppo tempo, forse l’occasione persa non è quella di oggi ma tutte quelle passate. Positivo sicuramente l’impegno e la prova di alcuni outsider con una citazione su tutte per l’inedita coppia di centrali difensivi.
TABELLINO:
Virtus Lanciano (4-3-3): Chiodini, Vastola, Mammarella, Sacilotto, Romito, Amenta, Turchi, Colombaretti, Di Gennaro, Volpe (al 76‘ Tarquini), Improta U.
Allenatore: Camplone.
A disposizione: Aridità, Di Filippo, Dell‘Agnol, Tamàsi, Berardi, Improta R.
Taranto (4-3-3): Bremec, Cutrupi (al 70‘ Russo), Colombini, Di Deo (al 67‘ Branzani), Prosperi, Panarelli, Antonazzo, Giorgino, Innocenti, Ciotola (al 46‘ Rantier), Garufo.
Allenatore: Dionigi.
A disposizione: Marasco, Sabatino, Pensalfini e Ferraro.
Arbitro: sig. Fabbri Micheal di Ravenna, assistenti sig. Pignati Eugenio (San Benedetto del Tronto) e sig. Croce Nicola (Fermo).
Spettatori: 1.600 circa (dei quali 946 abbonati), solo 2 tifosi ospiti presenti in curva nord.
Terreno di gioco in discrete condizioni, tempo poco nuvoloso, temperatura al di sopra delle medie del periodo di circa 16 gradi e vento debole di direzione variabile.
Recupero: 1′ nel primo tempo e 5′ nel secondo tempo.
Angoli: 6 per la Virtus e 2 per il Taranto.
Ammoniti: Vastola e Giorgino.
VIRTUS LANCIANO:
Vastola 6 gioca nel suo ruolo naturale di terzino destro, arriva anche al tiro, limita le incursioni di Garufo;
Mammarella 5,5 il mancino Frentano oggi non era al top, sbaglia un po’ troppi passaggi, in ogni caso se prima Ciotola e poi Rantier non tirano mai in porta avrà anche dei meriti, sui calci da fermo è sempre pericoloso anche se oggi non è stato fortunato oggi;
Sacilotto 6,5 uno dei migliori, ottimo lavoro sia in fase di interdizione che di costruzione del gioco, rimedia un colpo in testa ma resta in campo, nel finale cala il suo rendimento;
Amenta 7 non era al top della condizione e gioca in una posizione per lui inedita (anche se nella preparazione estiva lo ricordo più volte aver impegnato questo ruolo), la sua presenza in mezzo al campo si nota, gioca una gara di quantità risultato il bomber Inno centi viene annullato;
Romito 6,5 l’ex Pescarese dirige la difesa con autorevolezza, tempestivo in diverse chiusure, giocatore di sicuro affidamento, non può essere considerato una riserva;
Turchi 6,5 sulla destra è uno dei migliori esterni del girone, la difesa ospite per fermarlo è costretta spesso al fallo, fornisce alcuni assist ai compagni di reparto ed arriva anche alla conclusione, cala nella ripresa quando Colombini gli riesce a prendere le misure; vista l’emergenza dell’organico viene spostato negli ultimi minuti in mediana, è l‘ultimo ad arrendersi, merita la fascia di capitano;
Colombaretti 6 viene proposto in questo ruolo quasi inedito (anche se ricordo che a Foggia lo ha ricoperto più volte) di esterno destro di centrocampo, se la cava discretamente, tra l’altro è abituato a correre molto e con il suo movimento da una mano anche in difesa, pericoloso in avanti dove colpisce anche un palo;
Di Gennaro 5 l’impegno non manca anche se a volte sembra nascondersi dietro il marcatore, da dire però che Dionigi chiede ai suoi spesso di raddoppiare le marcature su di lui, sbaglia alcune facili occasioni che un bomber dovrebbe invece concretizzare;
Volpe 6 sta giocando ultimamente di frequente e il suo rendimento cresce, spesso il suo lavoro è oscuro, cala nella ripresa e viene sostituito;
al 76’ Tarquini gioca sulla destra ma non crea problemi alla difesa ospite;
Improta 5,5 Cutrupi e poi Panarelli specie nella ripresa lo annullano, alcune buone giocate nella prima frazione, riesce solo poche volte a saltare l‘uomo;
TARANTO:
Cutrupi 6,5 gioca esterno di difesa a destra, il duello con Improta fa scintille e il Frentano gli crea qualche problema nei primi minuti, alla fine vince la sfida;
dal 70’ Russo giovane classe 91’ fa tanto movimento, ma quando entra la gara si era incanalata sul risultato ad occhiali;
Colombini 5,5 gioca a sinistra e nella prima frazione soffre tremendamente Turchi che lo salta diverse volte, nella ripresa riesce quasi a mettere la “museruola” al bravo Manuel;
Di Deo 6 rientra dopo un problema fisico accusato 10 giorni or sono, l’ex Ternano gioca nella linea mediana a sinistra, cerca di impostare il gioco ed è prezioso anche in fase di interdizione;
dal 67’ Branzani 6 gioca nella linea nevralgica del campo, altro giovane di belle prospettive;
Prosperi 6 l’ex pescarese (in Abruzzo la mia memoria lo ricorda anche a Castel di Sangro e a Vasto) viene impiegato come centrale difensivo fa notare che è uno “tosto”, riesce spesso a chiudere con tempismo le incursioni degli avanti frentani;
Panarelli 6 di testa anticipa spesso Di Gennaro, bravo anche nell’impostare le azioni;
Antonazzo 6,5 è un motorino in mezzo al campo, gioca a destra dove Mammarella non era al top, l’ex Empoli a volte riesce anche ad impostare l’azione con costrutto, uno dei migliori;
Giorgino 7 non gli manca la qualità, lo ricordo in nazionale under e come promessa del calcio azzurro quando militava nel Lecce è lui il “re“ del centrocampo, a volte sembra predicare nel deserto;
Russo 5,5 sentirete parlare di questo atleta classe ‘90, gioca a destra dell’attacco, dove Mammarella deve usare tutta la sua esperienza per limitarlo;
Innocenti 5,5 non aveva bisogno di presentazioni, gioca come centrale d’attacco, ma non è quasi mai pericoloso;
Ciotola 5,5 è l’esterno destro d‘attacco, è bravo a non essere un punto di riferimento, ma non è mai pericoloso;
dal 46’ Rantier 5,5 si alterna con l’altro ex Veronese come esterno d‘attacco, tanto movimento ma nessun tiro in porta;
Garufo 6 l’ex giocatore del San Giovanni Valdarno è prezioso a centrocampo, si sposta spesso a sinistra, suoi alcuni cross pericolosi, importante in fase di copertura quando aiuta nella ripresa il compagno di fascia per raddoppiare le marcature su Turchi.
CRONACA:
al 9’ Turchi dalla destra lancia alla perfezione a sinistra Improta che stoppa e tira, con Bremec che para facilmente;
al 10&rsqu o; sempre il numero 7 di casa che sulla destra salta anche Bremec e serve un pallone per Di Gennaro che da 5 metri dalla linea di porta colpisce il palo;
al 19’ Vastola da rimessa laterale per Colombaretti che di testa serve Di Gennaro che si gira ma la sua conclusione è debole e centrale;
al 22’ ancora Turchi sulla destra che serve a centro area Improta il cui tiro è deviato in angolo da Prosperi;
al 25’ si vede il Taranto con Giorgino che lancia Antonazzo il cui tiro appena dentro l‘area termina alto;
al 27’ Mammarella sull‘out di sinistra pesca nel vertice opposto Vastola il cui tiro al volo viene neutralizzato da Bremec;
al 28’ Giorgino illumina per Colombini che mette in mezzo per Innocenti la cui conclusione di testa termina alta;
al 30’ bella azione della Virtus che parte da Turchi per Mammarella che lancia Improta sua la sponda per Di Gennaro con il tiro di quest’ultimo in g irata che termina alto;
al 39’ Innocenti non trova l’impatto con la palla dopo un cross dalla sinistra di Garuffo;
al 59’ punizione dello specialista Mammarella dal vertice destro (25 metri la distanza) con la palla che termina alta;
al 60’ Improta prova il pallonetto dal limite dell’area con la sfera che termina sopra la traversa;
al 62’ altra occasionissima per la squadra di Camplone con la punizione di Turchi (dalla sinistra) per la testa di Colombaretti con il pallone che si stampa nuovamente sul palo;
al 65’ Giorgino lancia centralmente Rantier che elude il fuorigioco, ma non trova l’impatto con il pallone quando era ormai dentro l’area con solo Chiodini davanti.