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Il Pescara cala il pokerissimo

da Davide Luciani

Quinta vittoria consecutiva per i biancazzurri che soffrono, ma alla fine hanno la meglio su un Varese, tenace, ma poco concreto.

PESCARA – Non inganni il risultato. Il Pescara ha faticato più del dovuto ad avere la meglio su un Varese ottimo fino al gol del 2-1. A decidere sono state le invenzioni dei singoli e il Pescara, ha indubbiamente più qualità dei lombardi.

Maran, allenatore navigato e buon conoscitore di calcio, è uno dei pochi tecnici, ad aver capito come vanno affrontate le squadre di Zeman. Il Varese infatti attua un pressing asfissiante sui tre centrocampisti biancazzurri, mettendo in difficoltà la fase di impostazione degli abruzzesi.

Non è un  caso che nei primi venti minuti non succeda niente (e questo per uno come Zeman brucia più di una sconfitta) perchè il Varese si impossessa velocemente del pallone, ma non riesce a tirare in porta, a causa della difficoltà a costruire azioni offensive, mentre il Pescara non trova contromisure al pressing dei lombardi.

Per sbloccare il risultato servirebbe l’invenzione di un singolo e il Pescara lo trova. Il merito del gol però non vas al solito Insigne, ma a Maniero che al 20′ si beve Terlizzi, vede l’inserimento di Cascione sul lato ssinistro dell’area piccola e lo serve. Il centrocampista mette in mezzo, dove Sansovini effettua il solito taglio, e la mette dentro.

Il Pescara però non riesce a godersi il vantaggio, perchè nel giro di nove minuti il Varese pareggio, complice un’ingenuità di Romagnoli, che non intercetta un lancio lungo di Carrozza, liberando così De Luca a tu per tu con Pinsoglio e  fulmina con un esterno destro il portiere in uscita.

La partita torna così nelle mani del Varese che continua nel suo pressing asfissiante e si fa pericoloso in avanti con le folate di Carrozza e Corti. Il Varese però ha la colpa di non affondare i colpi, dato che Neto Pereira risulta assente ingiustificato e De Luca rimane isolato in avanti. Così al 68′ il Pescara riesce a uscire dalla morsa dei biancorossi e a mettere a segno il colpo del Ko. L’autore e Konè che indovina l’angolo giusto, dopo un batti e ribatti in area.

Il gol subito affossa il Varese e mentre Maran sta per far entrare Cellini per Zecchin, subisce la terza rete. Azione di Insigne che con un lancio lungo coglie Sansovini dall’altra parte del campo. Il capitano aggancia e fulmina Bressan con un esterno destro.

E’ il 72′ e l’Adriatico esplode. Da questo momento si assiste ad un’altra partita, perchè+ il Varese si butta in avanti in maniera scomposta, cercando la rimonta e il Pescara trova spazi invitanti. Si contano quindi occasioni per De Luca, Cellini, Maniero e Insigne, ma il risultato non cambia.

Il Pescara ottiene la quinta vittoria consecutiva e rimane solitario al secondo posto. L’Adriatico intona il grido “Serie A, Serie A”, mentre l”entusiasmo diventa ormai incontrollabile.

Zeman, a 64 anni, pare aver trovato l’ambiente perfetto dove esprimere il suo calcio.

TABELLINO:

PESCARA-VARESE 3-1

PESCARA (4-3-3): Pinsoglio; Zanon, Romagnoli, Capuano, Balzano; Cascione, Verratti, Konè (Gessa 73); Sansovini (Soddimo 73′), Insigne, Sansovini. A disposizione: Cattenari, Petterini, Nicco, Giacomelli, Bacchetti. Allenatore Zdenek Zeman.

VARESE (4-4-2): Bressan; Cacciatore, Troest, Terlizzi, Grillo; Carrozza (Lepore 66′), Corti, Kurtic, Zecchin (Cellini 73′) ; Neto Pereira (Martinetti 60′),  De Luca. A disposizione: Moreau, Pucino, Filipe, Camsa. Allenatore Rolando Maran.

Arbitro: Tozzi

Reti: 19′ Sansovini, 29′ De Luca, 68′ Konè, 72′ Sansovini

Ammoniti: Sansovini, Romagnoli, Insigne, Terlizzi, De Luca, Zecchin, Konè, Cacciatore

Recupero: nessuno nel primo tempo, 3 minuti nella ripresa

Angoli: 6-3

Falli falli: 16-11

Tiri in porta/totali: 5/7 – 8/4

Spettatori: 15.377 (2.882 abbonati).

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