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Il Gran Galà dell’operetta con il soprano Daniela Mazzucato a Pescara

da Redazione

Lunedì 23 alle 21.30 sul palco anche Max René Cosotti, Andrea Binetti e l’orchestra del Conservatorio L. D’Annunzio di Pescara per il Pescara Liberty Festival

daniela mazzucatoPESCARA – Dopo l’inaugurazione con Giochi d’acqua in musica, la prima edizione del Pescara Liberty Festival entra nel vivo, con cinque concerti ogni sera fino a sabato 28, dalle 20.30 all’una di notte, tutti all’Aurum (ingresso libero fino ad esaurimento posti, con greenpass o tampone).

Star della serata di lunedì sarà il soprano Daniela Mazzucato pronta ad esibirsi nel Gran Galà dell’operetta con il tenore Max René Cosotti, coppia nella vita e nella scena. Forti di esibizioni in tutto il mondo, la loro è una lunga carriera, ricca di successi e impreziosita da importanti interpretazioni, collaborazioni e premi, tra i quali citiamo solo il più recente, ricevuto a luglio: il 50° Premio Puccini che ha iscritto Daniela Mazzuccato nell’Albo d’oro delle voci pucciniane del Festival di Torre del Lago. Con loro sul palco il tenore Andrea Binetti – che firma anche la regia dello spettacolo – riconosciuto “l’erede dell’arte di Sandro Massimini”, il massimo esponente italiano dell’Operetta e della Piccolo Lirica del secondo Novecento.

Parte integrante del progetto, è l’orchestra del Conservatorio L. D’Annunzio di Pescara diretta dal talentoso Giuseppe Fabrizio, formatosi tra l’Abruzzo e Vienna e oggi docente lui stesso. Questo il suo commento: “Sono davvero onorato di essere stato scelto come direttore d’orchestra e pianista per la prima edizione del PescaraLibertyFestival. Devo ringraziare per questo il direttore artistico Sergio Rendine che da sempre crede in me, il sindaco e l’amministrazione comunale per aver voluto fortemente questo evento, che ospiterà artisti che hanno incantato i palcoscenici di tutto il mondo con la loro arte. Sono sicuro che il pubblico saprà apprezzare questo salto nel passato”. Il pubblico sarà così trasportato in un viaggio alla scoperta dell’operetta, che ebbe il suo massimo splendore nella seconda metà dell’Ottocento e rappresenta il meglio della Belle Epoque, periodo storico brillante ed effervescente, che si concluse prematuramente con l’avvento della Prima Guerra Mondiale. In programma musiche di Lehar, Abraham, Ranzato per un’immersione nel mondo fantasioso dell’operetta italiana ed europea.

Ma c’è di più: il festival alza il sipario tutte le sere alle 20.30 con il Liberty trio, formato da Alessandra Sonia Romano al violino, Luca Colardo al violoncello, Sandra Conte al pianoforte. Tutti di scuola milanese poi perfezionatisi seguendo le più prestigiose mastercalss e accademie in giro per il mondo, i tre musicisti propongono musiche di Brahms, Offenbach, de Serasate e Piazzolla, a suo modo considerato iniziatore del Neo-Liberty. Uno dei momenti più emozionanti del concerto in programma sarà l’esecuzione del brano Kaddisch di Ravel, assolutamente di epoca Liberty perché del 1914 ma con un significato in più: infatti, per l’occasione, e solo per questo brano, Alessandra Sonia Romano suonerà in esclusiva il Violino della Shoa, unico esemplare in Italia ritrovato nel 2014 in una bottega di Torino e appartenente ad Eva Maria Levi, deportata e non sopravvissuta ai campi di concentramento di Birkenau. Si tratta di uno strumento di importanza storica straordinaria.

Alle 22.30, riflettori accesi per Belle Epoque e polvere da sparo. Un atto unico, scritto e diretto da Paolo Coletta. Sul palco due big del teatro: Margherita Di Rauso – interprete preferita dai più importanti registi e artisti da Strehler a Ronconi, da Woody Allen a Verdone, da Mariangela Melato a Toni Servillo – e il poliedrico Lello Giulivo, cantante, attore, mimo. Musiche dal vivo eseguite dal Susette Bon Bon Trio (Mariano Bellopede, Giuseppe Russo e Fabrizio Aiello). Lo spettacolo, che ci riporta in una Napoli del 1915 e ha tutti gli ingredienti di un divertente noir in musica.

Alle 23.45, il pubblico potrà tuffarsi nel mondo di Erik Satie, con il gruppo parigino di Mimmo Malandra e il quartetto parigino. Sul palco Mimmo Malandra al sax, Vincenzo De Ritis, fisarmonica, Mathilde Lauridon al violino, Gregory Coniglio al contrabbasso. Con Il caso Satie e dintorni, questo è il nome del progetto, il pubblico ascolterà un corpus di brani rappresentativi del periodo liberty, partendo da Erik Satie per arrivare a Debussy, Gardel, Joplin… Il leader del quartetto, endorser dei sax Selmer, è spesso membro di giuria in concorsi di Sassofono, nazionali ed internazionali. Vincitore del premio International Rotary Club Young Musician, ha suonato e suona in tutto il mondo.

Gran chiusura di serata, fino al 28 agosto alle 00.30, con lo spettacolo Napoli e il cafè chantant che vedrà protagonista, Nando Citarella (cantattore, chitarrino e putipù). Nel corso della sua carriera ha collaborato con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, il Teatro Marrucino di Chieti, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, l’ Orchestra Nova Philarmonia, Romaeuropa Festival, RAI international, RAI1, RAI3, RADIO1, RADIO3, Radio 3 Belgique, Radio 2 France, ORFF Austria, ZDF Germania. Sul placo anche Claudio Monteleoni (voce e chitarra). Piccolo cambio di programma per il 27 e 28 agosto, quando parteciperà al festival un altro grande esponente della musica napoletana del periodo Liberty che è Claudio Carluccio (fine dicitore e chitarrista) pronto ad esibirsi in duo con Claudio Monteleoni.

Nel corso delle serate, verranno eseguite le canzoni più rappresentative dell’epoca fino ad arrivare agli anni 50 con i grandi Totò e Nino Taranto omaggiando musicisti del calibro di Furio Rendine e non mancherà l’omaggio al più grande tenore di tutti i tempi Enrico Caruso, di cui quest’anno si celebra il centenario dalla scomparsa. Uno spettacolo brioso fatto di aneddoti, gags e canzoni.

E per domani sera, martedì 24 alle 21.30, è prevista la prima dell’Opera in racconto – La Bhoeme con la regia e voce narrante di Katia Ricciarelli. Programma completo sul sito www.pescralibertyfestival.com

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