GIULIANOVA (TE) – Oggi, 24 febbraio alle ore 21,30,presso il Circolo virtuoso Il nome della Rosa a Giulianova Alta, Via Gramsci 46/a si terrà il Vernissage della mostra :“Streets Highways” di Adolfo TULLJ, a cura di: Manuela VALLERIANI.
Dopo il successo dello scorso anno con una mostra incentrata sul ritratto e l’elemento umano, torna protagonista presso il circolo ‘virtuoso’ la pittura espressionista del teramano Adolfo Tullj. Questa nuova esposizione introduce ad un altro tema fondante nella poetica e nella produzione di quest’artista: la città.
Un motivo, quello della rappresentazione dello spazio urbano, che l’arte ha variamente indagato nel corso dei secoli, dalla cosiddetta “città ideale” teorizzata nel Rinascimento alla “città utopica” propugnata dal Futurismo, fino a giungere alle periferie delineate da Vespignani o alle più moderne creazioni (pittoriche e video) di Mario Sasso.
In “Streets Highways” la rappresentazione del tema assume i connotati di una resa attuale che, pur partendo dalla realtà, non ha alcun intento di tipo naturalistico, coerentemente con la sensibilità – tutta contemporanea – del pittore. Le tele di Adolfo Tullj raffigurano infatti tessuti urbani che si tingono di luci e colori, all’interno di una composizione ben calibrata in cui il tratto vive attraverso un energico cromatismo e l’uso di tagli in diagonale. Le sue immagini di città sono ispirate alle grandi metropoli americane, con riferimento alle vedute urbane (ma senza la presenza della figura umana) dell’artista statunitense Edward Hopper.
Una ricerca in cui si attua pertanto quella persistente dialettica tra passato e presente, realtà e astrazione, che interessa l’arte di tutti i tempi e che in questo caso si manifesta – oltre che nel tema trattato – nella peculiare dicotomia che definisce l’esperienza artistica di Adolfo Tullj, sospesa tra l’utilizzo di una tecnica tradizionale (l’olio su tela) e l’adesione alla trasversalità dei mezzi espressivi – pittura, disegno, fotografia – che permette di individuare nelle sue opere anche l’influsso del linguaggio cinematografico.
Il tema della città-paesaggio, come luogo di vita e insieme assenza di vita (nell’immobilità di un caos che è all’opposto del dinamismo esaltato dai futuristi), ripropone dunque gli aspetti più caratterizzanti dell’universo pittorico dell’artista abruzzese, che pone al centro della sua ottica espressiva il motivo dell’alienazione dell’uomo nella società contemporanea.
Ad arricchire la mostra in occasione del vernissage, un’inedita performance di musica elettronica a cura dell’eclettico Noam Arp, per una suggestiva sfida all’insegna della sperimentazione che da sempre l’arte – non solo visiva – ha il piacere e il compito di suggerire.