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Firmata la convenzione tra la Città di Pescara e l’Accademia delle Belle Arti de L’Aquila

da Redazione

Convenzione tra la Città di Pescara e l'Accademia delle Belle Arti de L'Aquila Per la progettazione dell’illuminazione esterna del Museo civico Basilio Cascella

PESCARA – La Città di Pescara e l’Accademia di Belle Arti de L’Aquila hanno firmato ieri una convenzione per la progettazione dell’illuminazione esterna del Museo civico Basilio Cascella. Seguito dai docenti della Scuola di Scenografia (con le cattedre di Scenotecnica/illuminotecnica e di Scenografia), un gruppo di 15 studenti curerà il progetto di illuminazione il cui obiettivo è la valorizzazione del fronte su viale Marconi dell’edificio ospitante il Museo civico.

Il progetto, denominato “Com’è grande il mondo alla luce delle lampade, e come è piccolo agli occhi del ricordo” è stato affidato all’Accademia per la particolarità e anche per la potenziale teatralità dello spazio ed è stato presentato ieri mattina in una conferenza stampa che ha visto anche la firma di tale convenzione condivisa con la società TUA che assicurerà il trasporto dei ragazzi da L’Aquila a Pescara e a cui hanno preso parte il sindaco Marco Alessandrini il Direttore dell’Accademia delle Belle Arti de L’Aquila, prof. Marco Brandizzi, il Presidente di Società Unica Abruzzese di Trasporto (T.U.A.) S.p.A., Luciano D’Amico, l’assessora al Patrimonio culturale della Città di Pescara, Paola Marchegiani.

“Sono davvero contento di presentare questo progetto con l’Accademia aquilana che collabora per la progettazione dell’illuminazione esterna del museo civico Basilio Cascella – dice il sindaco Marco Alessandrini – Lo facciamo in virtù del fatto che l’assessore Marchegiani ha creato un fondo di circa 7.000 euro tagliandosi l’indennità da assessore, gesto che rende possibile tale operazione e che valorizza un Museo Civico Cascella che è un luogo di grande attrattiva. Il ruolo di TUA come sponsorizzazione offrirà agli studenti impiegati nel progetto la possibilità di muoversi per I necessari sopralluoghi che dovranno svolgersi a Pescara”.

Sono contenta ed emozionata perché come assessora al Patrimonio soffro moltissimo nel vedere il museo in stato di decadenza – aggiunge l’assessora Paola Marchegiani – Il risultato di questo progetto è “far vedere il museo”, farlo emergere di più, anche anche se si trova in una zona molto trafficata, affinché catturi maggiore attenzione su una strada pur a scorrimento veloce della nostra città. L’Accademia delle Belle Arti è un Ente di alta formazione che darà il proprio contributo in termini di talento e bellezza ad una città giovane e in difficoltà economica qual è la nostra.

La disponibilità dei firmatari è stata immediata, i ragazzi ideeranno a costo zero per l’Ente una scenografia che farà divenire il Museo Cascella una vera quinta teatrale, con la collaborazione e la guida sapiente degli insegnanti che indicheranno ai ragazzi come agire. In questo piccolo intervento ci sarà anche l’inizio di un altro progetto a cui tengo molto, che si chiama Fuga dal Museo, ovvero la messa in rete delle testimonianze artistiche di un maestro quale fu Pietro Cascella, a cura della vedova Cordelia von den Stein. I suoi luoghi e i segni che Cascella ha lasciato a Pescara verranno evidenziati con paline e stendardi per avere un percorso ideale che si ricolleghi alla sua vita e alla sua opera”.

“I ragazzi coinvolti sono quindici – afferma Marco Brandizzi, il direttore dell’Accademia delle Belle Arti – Il progetto, che verrà seguito dai professori del corso di scenografia, è un esempio pratico di come al di là delle parole quando esistono disponibilità reciproche si possono realizzare tante cose oltre a quelle che stiamo facendo. Un progetto che ci auguriamo possa aprire la strada anche ad altre applicazioni sul territorio regionale. Qui si tratta di valorizzare un museo importante per Pescara, ma anche per l’Abruzzo. Abbiamo fatto dei sopralluoghi, abbiamo delle idee che stiamo mettendo a punto e a breve consegneremo il progetto definitivo che vede l’utilizzo di illuminazione a led, dunque a bassissimo consumo, in modo da mettere insieme il risparmio con cromatismi capaci di esaltare l’architettura del museo”.

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