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Pescara, Fiorilli su impennata valori smog e traffico

da Redazione

L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ chiede quali azioni amministrative l’assessore intenda adottare a tutela della salute dei cittadini e quando Tua intenda completare le iniziative in sospeso per il primo tratto della filovia

foto-traffico-rallentato-corso-vittorioPESCARA – L’avvocato Berardino Fiorilli dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ interviene  sull’emergenza smog a Pescara affermando che non sono sufficienti i decaloghi dell’assessore Di Carlo per ridurre i valori di inquinamento dell’aria , ma  occorrono misure e azioni decise, seppur politicamente impopolari.

Fiorilli chiede all’assessore Di Carlo quali azioni amministrative intenda adottare a tutela della salute dei cittadini e alla società Tua quando intenda completare le iniziative in sospeso per dare operatività al primo tratto della filovia, tra Pescara e Montesilvano.

“Sapevamo che l’emergenza sarebbe tornata e, purtroppo, avevamo previsto che l’attuale giunta Alessandrini sarebbe stata assolutamente impreparata ad affrontarla, troppo impegnata com’è a non scontentare nessuno e dunque incapace di assumere iniziative, dimenticando che il primo dovere del sindaco non è quello di far vendere pantaloni o caffè, ma di tutelare la salute dei cittadini anche dai possibili effetti prodotti dall’inquinamento atmosferico – ha ricordato l’avvocato Fiorilli –.

Qui invece ci troviamo dinanzi a due condizioni inaccettabili: da un lato una giunta comunale che, seppur a conoscenza del superamento dei livelli limite di legge del particolato nell’aria, non ha informato tempestivamente la cittadinanza, invitando anche la gente a non uscire di casa per evitare di respirare quell’aria appestata.

traffico-a-Pescara-via-MuziiE, nel merito, non ha neanche adottato misure pratiche di tutela, come lo stop al traffico puntualmente adottato in città commercialmente ben più esposte, come Milano e Torino, e non lo ha fatto, è evidente, perché bloccare il traffico nel centro di Pescara a Natale avrebbe fatto piombare sull’amministrazione comunale la valanga di critiche di chi ancora oggi pensa che far passare le auto in una strada equivalga a vendere. In altre parole, il sindaco ha scelto di non scontentare le Associazioni di categoria dei commercianti, pur sapendo dei rischi ai quali ha esposto i cittadini ignari, un comportamento del tutto simile a quello già avuto nel luglio 2015 a fronte dello sversamento di liquami in mare.

Dall’altro lato, l’assessore Di Carlo pensa molto ingenuamente di risolvere l’emergenza stilando un decalogo del buon cittadino,

ossia invitando gli utenti a non usare l’auto privata preferendo i bus pubblici e a ridurre i livelli di riscaldamento di casa, un assessore che, evidentemente, sta ancora all’anno zero nella lotta allo smog. Ovviamente la legge, ci spiace doverlo ricordare, prevede e impone ai sindaci l’adozione di ben altre misure a fronte di situazioni di emergenza aria, ovvero impone l’attivazione delle limitazioni al traffico concrete, anche se è Natale o, peggio, se arrivano i saldi, il sindaco Alessandrini deve emettere delle ordinanze di chiusura alla viabilità individuando le aree più a rischio e fermando le auto e l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ attende di vedere sfornata la prima ordinanza entro ventiquattro ore, nel rispetto della norma.

Purtroppo – ha aggiunto l’avvocato Fiorilli – sapevamo che ci saremmo trovati dinanzi a tale emergenza, lo avevamo previsto nel momento stesso in cui il sindaco Alessandrini ha scelleratamente deciso di riaprire al traffico corso Vittorio Emanuele, che è un catalizzatore naturale di vetture, che invece il centrodestra aveva saggiamente dirottato sulle aree di risulta, su via Pavoni e Bassani e su via Ferrari, ovvero diluendo su tre arterie parallele tutto il volume di vetture che oggi è tornato a riversarsi sull’unico corso Vittorio Emanuele creando una straordinaria concentrazione di gas di scarico.

Ora c’è un’unica strada per tamponare la situazione: ripristinare immediatamente l’isola pedonale su corso Vittorio Emanuele e, al tempo stesso, dare immediata operatività all’asse della filovia, dirottandovi i bus pubblici nell’attesa che arrivi il filobus.

Nel frattempo chiediamo alla società Tua, che ha ereditato gli oneri dell’ex Gtm, quando intenda far ripartire l’iter della gara d’appalto per la prosecuzione della stessa filovia in direzione sud, con l’attraversamento di corso Vittorio Emanuele, un appalto colpevolmente sospeso da ben tre anni e mezzo da un Pd incapace di governare e che si lascia tirare per la giacchetta da un presunto Comitato di lotta di chiara ispirazione politica, danneggiando gli interessi di una intera città di 120mila abitanti”.

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