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“Finalmente sola” di e con Paola Giglio in scena al Florian Espace

da Redazione

finalmente sola

PESCARA – Dopo il successo di “Sono partita di sera – omaggio a Gabriella Ferri”, accolto molto calorosamente dal pubblico, prosegue la rassegna Femminile Plurale / l’Arte delle donne al Florian Espace e come secondo appuntamento propone venerdì 10 marzo alle ore 20.45 una produzione Tangram/ Compagnia Prosperi/Giglio (Torino- Roma): “Finalmente sola” di e con Paola Giglio, regia e ideazione scenica Marcella Favilla, disegno luci Francesco Bàrbera, foto di scena Andrea Trovato.

Spettacolo che dal suo debutto ha riscosso molti riconoscimenti e premi: 2018 Miglior Attrice Protagonista e Miglior Allestimento Premio Nazionale Città di Leonforte; 2018 Menzione speciale Premio Giovane Scena delle Donne; 2016 Premio MaldiPalco, Teatro Tangram, Torino; 2015 Premio Anima e Corpo Ass. Candoni.

In Finalmente sola Paola Giglio indaga in modo brillante e profondo le dinamiche amorose guardandole attraverso le lenti dell’ironia e del sarcasmo.

Quand’è che una relazione considerata da tutti difficile dovrebbe essere percepita come malata? Quando è stato che la sua ha superato il limite? C’è stato un momento che ha segnato l’inizio della fine? C’è un modo, in mezzo alla tempesta, per restare lucidi e salvarsi dall’onda lunga che si avvicina inesorabile? La riflessione della protagonista si concentra sulla comprensione del confine tra normale e anormale

P. è sempre stata fidanzata, dall’età di 5 anni. Nella sua vita è saltata da una storia all’altra senza soluzione di continuità, schiava dell’amore e degli uomini, ai quali proprio non sa dire di no. Ora però qualcosa è cambiato: è rimasta sola, faccia a faccia con sé stessa, senza nessuno cui rivolgersi, da cui farsi consolare. Del resto non ne poteva più della spirale amorosa in cui era incastrata da sempre, con uomini tutti banalmente diversi. Finché non è arrivato F., che l’ha portata dove si trova ora. Dove P. ha fatto un passo avanti nella consapevolezza di sé: non c’è bisogno di avere un uomo accanto per sentirsi completa. C’è voluta una relazione violenta per farglielo capire. E no, non ha avuto un’infanzia difficile, nessun problema in famiglia. Capita anche alle più forti di rimanere invischiate in rapporti malati e potenzialmente pericolosi. È possibile uscirne indenni, senza segni di mani strette sul collo o costole fratturate? È ciò che si chiede P., che la sua esperienza l’ha avuta e certo sa come è andata a finire; ce lo racconterà. Ci dirà tutto, dall’inizio.

“È un lavoro serissimo dove si ride tantissimo, ben recitato, pieno di ritmo e di idee”, ne scrive Alessandra Bernocco su Dramma.it.

A seguire dopo lo spettacolo postPLAY, l’incontro con la Compagnia condotto per questa serata da Isabella Micati. Si parlerà con Paola Giglio del lavoro appena visto e di AMLETA, associazione di cui è tra le fondatrici, il cui scopo è contrastare la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo.

Amleta è un collettivo femminista intersezionale che punta i riflettori sulla presenza femminile nel mondo dello spettacolo, sulla rappresentazione della donna nella drammaturgia classica e contemporanea ed è un osservatorio vigile e costante per combattere violenza e molestie nei luoghi di lavoro. Punta l’attenzione su discriminazioni, stereotipi, sessismo, abusi, gender gap, gender pay gap, gestione dei fondi pubblici.

Amleta ricorda che la maggior parte delle persone sedute nelle nostre platee, la maggior parte del pubblico pagante sono donne, che hanno il diritto di vedersi rappresentate, e di vederlo fatto attraverso storie che le raccontino in maniera equilibrata e non stereotipata; “l’immagine femminile con cui l’uomo ha interpretato la donna è stata una sua invenzione”.

Amleta domanda come mai In Italia sia naturale empatizzare più̀ con l’aggressore che con la vittima e intende fare l’esatto contrario; sostiene le vittime; dichiara tolleranza zero su molestie e abusi sessuali, condanna fermamente la vittimizzazione secondaria. Non ritiene la violenza una questione privata che ogni donna debba risolversi da sola, ma invita ad un’assunzione di responsabilità̀ collettiva.

Biglietto 12€, ridotto 10€ (studenti e convenzioni)
Si consiglia la prenotazione ai numeri 085.2059278 | 393.9350933 (anche whatsapp)

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