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Coronavirus in Abruzzo, dati del 16 novembre: +642 nuovi positivi

da Redazione

covid19 lunedì

Notizie del 16 novembre sul Covid-19 in Abruzzo, bollettino e dati: salgono a 571 (+6) i ricoverati, invariate le intensive (59)

REGIONE – Lunedì 16 novembre prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews.eu. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione e i dati dell’emergenza Coronavirus. Il 15 novembre in Abruzzo si registravano 470 nuovi positivi su 3697 tamponi analizzati.  I ricoverati in malattie infettive erano 565 , in terapia intensiva 59. Gli attualmente positivi era di 13034.

NOTIZIE SUL CORONAVIRUS GIORNO PER GIORNO

BOLLETTINO DEL 16 NOVEMBRE 2020 IN ABRUZZO

Disponibile il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale. Sono complessivamente 19823 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza.

Rispetto a ieri si registrano 642 nuovi casi (di età compresa tra 5 mesi e 95 anni).

*(il totale risulta inferiore di una unità, in quanto è stato sottratto un caso comunicato nei giorni scorsi e risultato duplicato)

I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 103, di cui 34 in provincia dell’Aquila, 8 in provincia di Pescara, 9 in provincia di Chieti, 52 in provincia di Teramo.

Il bilancio dei pazienti deceduti registra 11 nuovi casi e sale a 690 (di età compresa tra 73 e 92 anni, 7 in provincia dell’Aquila, 1 in provincia di Teramo e 3 in provincia di Chieti).

Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 5634 dimessi/guariti (+165 rispetto a ieri).

Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 13499 (+465 rispetto a ieri).

Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 347929 test (+3576 rispetto a ieri).

571 pazienti (+6 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva59 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 12869 (+459 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

Del totale dei casi positivi, 6233 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+244 rispetto a ieri), 3796 in provincia di Chieti (+58), 4072 in provincia di Pescara (+40), 5336 in provincia di Teramo (+290), 202 fuori regione (+5) e 184 (+4) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

AGGIORNAMENTI NEWS

Il Presidente Marsilio e gli assessori incontreranno le parti sociali, i sindacati, le categorie produttive e l’Anci per illustrare la situazione. Conclusa la fase di confronto, nel corso della giornata verrà predisposta l’ordinanza che prevede, tra l’altro, la chiusura delle scuole di ogni ordine e lo stop ai centri commerciali. Non é escluso un lockdown generalizzato. Le nuove misure sono state indicate dal Cts regionale. Le nuove restrizioni entreranno in vigore tra martedì e mercoledì e cesseranno il 3 dicembre.

Intanto in Regione  1.800.000 pezzi di tamponi e provette saranno consegnatonei depositi indicati dalle singole Aziende Sanitarie territoriali, secondo gli ordinativi di ciascuna di esse. Le prossime consegne avranno cadenza settimanale e consentiranno di far fronte ai prossimi 20 giorni circa. Per i 1.200.000 tamponi é stata sostenuta una spesa di 264.000 euro e per le 600.000 provette di 414.000 euro.

Il Commissario per l’Emergenza Domenico Arcuri, ha comunque parlato di curva di contagi in discesa sottolineando come quattro domeniche fa i contagi fossero cresciuti del 114 per cento rispetto la precedente, tre domeniche fa dell’80 per cento, due domeniche fa del 60 per cento, domenica scorsa dell’11 per cento, e oggi del 4 per cento.

Gli esperti del Ministero della Salute hanno già tracciato una bozza del piano di distribuzione dei vaccini. La prima fascia di vaccini che verranno somministrati riguarderà 700mila cittadini, scelti in base ad una serie di categorie individuate in funzione della loro “fragilità e potenziale esposizione al virus”: nell’ordine, operatori sanitari, anziani che alloggiano nelle RSA, malati cronici. Per ultimi i giovani.

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