POPOLI – Bonifacio Francesco Ciancaralli nacque a Popoli, oggi provincia di Pescara, in “vico tremonti”, il 2 febbraio del 1876, da Giuseppe (quarantaduenne “proprietario” – figlio di Nunzio e Polissena Ricotti) e da Concetta Ricci (ventottenne “proprietaria” – figlia di Francesco e Teresa Paolini). L’atto di nascita fu certificato dinanzi all’assessore Pietro Di Ciccio. I suoi genitori si erano sposati, a Popoli, il 14 settembre del 1871. Si laureò, giovanissimo, in giurisprudenza a Roma nel 1898. Nel luglio del 1903 si diplomò presso la Scuola diplomatico-coloniale di Roma e poi, in seguito ad esame di concorso, intraprese quella se sarebbe divenuta un brillante carriera consolare. Nel 1904 fu destinato a Sarajevo e successivamente, nel 1906, fu trasferito a Marsiglia con funzioni di Vice console. Nel 1921 divenne membro della Commissione per lo studio delle modificazioni da apportare al programma di esame della carriera diplomatico-consolare.
Nel 1924 inviato straordinario e Ministro plenipotenziario e membro del Consiglio Superiore dell’Emigrazione. Fu membro di varie commissioni che lo videro interagire, tra l’altro, con colleghi di: Jugoslavia, Austria, Albania, Unione Sovietica, Ungheria,Germania, Romania, Lituania, Turchia, Grecia e Francia. Fu più volte chiamato a collaborare direttamente con il Ministero degli Esteri. Nel 1930 a Ginevra come delegato della Delegazione italiana alla Conferenza internazionale per la “tregua doganale”. Nel 1930 fu Presidente della Delegazione italiana per l’Accordo con la Polonia circa i contingenti di importazione ed esportazione in deroga ai rispettivi divieti e della Convenzione sanitaria-veterinaria. Presidente della Delegazione italiana per le trattative commerciali con la Spagna. Sempre nel 1930 membro della Delegazione italiana alla X Assemblea generale dell’Istituto Internazionale di Agricoltura.
Nel 1931 delegato italiano ai Comitati agrari della Commissione di studio dell’Unione Europea” a Parigi. Il 23 giugno del 1927 inviato straordinario e Ministro plenipotenziario di 1° classe con titolo e rango di direttore generale. Prima Cavaliere, nel 1911, e poi, nel 1920, Commendatore della Corona d’Italia. Ottenne le massime onorificenze dell’ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro. Bonifacio Francesco Ciancarelli morì a Roma il 3 ottobre del 1935.
In quella occasione il Ministro degli Affari Esteri così lo ricordò: “Il Ministro ha perduto un Funzionario di rara competenza, di acuta intelligenza e di larga concezione. Bonifacio Ciancarelli fu tutta la sua vita assiduo al lavoro, organizzatore provato, studioso profondo e preciso dei problemi politico-economici che erano affidati alle sue capacità. Dal lavoro ordinario Egli aveva saputo salire alle superiori attività della politica economica dello Stato verso l’estero. Aveva così dato allo Stato la sua collaborazione feconda a tutta la nostra azione commerciale di questi ultimi tre lustri ed aveva collaborato alla revisione e rinnovazione dei nostri rapporti economici con l’estero. Il Ministro degli Affari Esteri ne onora la memoria, additandolo al ricordo di quanti lo ebbero Capo e collega”.
A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”