Domani ,13 febbraio presso l’Auditorium del Parco, alle ore 18.00 un viaggio nella memoria affidato a Paolo Mieli
L’AQUILA – Prende il via il 13 febbraio l’attività concertistica de I Solisti Aquilani, con una anteprima di grande fascino e prestigio, un viaggio nella memoria affidato a Paolo Mieli e scandito dagli interventi musicali de I Solisti Aquilani.
Un primo semestre scandito dalla tradizionale stagione concertistica, intitolata “Musica per la città” e un filone parallelo, i Progetti Speciali, aperto ad altro, con uno sguardo attento anche alle situazioni di disagio (con I Concerti in Ospedale rivolti ai degenti dei reparti di dialisi, neuropsichiatria infantile e pronto soccorso pediatrico), alla formazione e alla promozione di giovani musicisti, in collaborazione con il Conservatorio A. Casella e con le scuole ad indirizzo musicale.
Musica per la città è il “claim” significativo che accompagna il primo semestre artistico: un omaggio alla città dell’Aquila e ai percorsi della memoria: una serie di concerti nel cuore della città ferita, l’Auditorium del Parco di Renzo Piano, occasione per ascoltare musica di qualità e prestigiosi interpreti (Daniele Pieranunzi, Flavio Emilio Scogna,, Federico Mondelci, Francesco Fiore e tanti altri ancora), ma anche momento di incontro in una città che, dal sisma del 6 aprile, vive ancora una condizione di “spaesamento” e nella quale la cultura, e la musica soprattutto, possano diventare collante sociale e identitario. E a narrarci il valore della memoria è stato chiamato Mieli, per un appuntamento – I CONTI CON LA STORIA – fatto di immagini e musica che si propone di raccontare la Storia attraverso due millenni.
Quattro blocchi storici con filmati di repertorio, accompagnati dalle note de I Solisti Aquilani e seguiti dagli interventi di Paolo Mieli, metteranno a fuoco storie di uomini, ma anche interpretazioni, errori di valutazione e menzogne. Dall’Atene del V secolo alla Roma fascista, dall’inquisizione allo schiavismo, da Giuda a Napoleone, un viaggio nella memoria intermittente, con la convinzione che, se saremo capaci di fare I conti con la storia senza preconcetti o pregiudizi, ci imbatteremo in non poche sorprese e forse saremo capaci di ritrovare una base comune da cui avventurarci nella ricerca sul passato.
” Il secolo delle febbri ideologiche e delle grandi passioni politiche, ha inferto colpi esiziali al ruolo degli storici. Gli inizi del terzo millennio, poi, non hanno fatto che peggiorare la situazione. Non è stato sufficiente che fascismo e comunismo quasi scomparissero dalla linea dell’orizzonte: nuove dottrine e nuovi radicalismi sono entrati in campo e si sono mescolati con quel che rimaneva delle vecchie fedi; tutti insieme poi hanno viziato l’aria, rendendo impossibile agli analisti e ai raccontatori del passato di prendere il fiato necessario per un impresa che potesse dirsi di grande respiro. Ragion per cui chi si ripromette oggi di fare i conti con la storia deve misurarsi con libri (spesso eccellenti) quasi sempre intaccati dallo spirito dei tempi, condizionati da calcoli politici e da tabù ideologici, poco inclini all’esplorazione di modi innovativi di guardare al mondo di ieri. Molto è riconducibile all’appartenenza originaria. E chi prova a spingersi oltre i confini di quell’appartenenza si trova a mal partito “. da “Paolo Mieli – I Conti con la Storia” (edizioni Rizzoli)
Programma
Pasquale Catalano da “Le Conseguenze dell’Amore”: Intro
Tomaso Albinoni Adagio
Ulisse-Dante-Guerra civile spagnola La memoria divisa: vizi e virtù dell’oblio. Nella storia e anche nei miti da Platone a Ulisse fino a Dante l’oblio è parte integrante della memoria.
Dmitrij Šostakovi? da “Kammersinfonie op. 110”: Allegro molto
Hitler – Mussolini – Gli Intellettuali del regime – Gentile Fare i conti con la nostra memoria condivisa è diventato più che mai necessario. In ogni momento della storia non tutto è andato come ci è stato tramandato.
Pasquale Catalano da “Le Conseguenze dell’Amore”: Titta
De Gasperi – Togliatti – Prima e Seconda Repubblica La memoria italiana: storie e personaggi di un paese diviso. Tra gli eventi del passato, le ricostruzioni della storiografia e l’uso politico della storia: una profonda riflessione sulla memoria italiana.
Ennio Morricone da “ The Mission “ : Main Theme I diritti civili
Béla Bartók “ Danze Popolari Rumene” Chiusura