Domenica 27 gennaio le vie del centro diventeranno uno stadio all’aperto
MONTESILVANO (PE) – Si è tenuta ieri mattina presso la sala consiliare “Ezio Santavenere” del palazzo comunale la conferenza stampa di presentazione del “Trofeo invernale di marcia – Gara nazionale FIDAL” che si terrà il prossimo 27 gennaio a Montesilvano. Alla presenza di Enea D’Alonzo, assessore allo Sport del Comune di Montesilvano, Claudio Dei Rocini, membro del comitato regionale del CONI nonché ex marciatore, e Mario De Benedictis, direttore tecnico dell’evento, il presidente del comitato organizzatore, Attanasio Pallizzi, ha sottolineato la mancanza, negli ultimi anni, di manifestazioni di tal portata in tutto l’Abruzzo.
“Ospitare – ha ribadito Pallizzi – un’iniziativa sportiva di tale importanza è motivo d’orgoglio per la città di Montesilvano nonché testimonianza di un’organizzazione che è stata in grado di unire tutte le forze presenti sul territorio”.
“A tal proposito – ha ribadito – colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per la realizzazione dell’evento e soprattutto tutti gli sponsor che hanno sostenuto economicamente l’iniziativa”.
La manifestazione si aprirà sabato 26 gennaio con il concerto degli allievi della “Nuova scuola di musica” presso Palazzo Baldoni. Le gare sportive, invece, si terranno nella giornata di domenica 27.
Sottolineando la sua natura da atleta, il rappresentante del CONI Abruzzo Claudio Dei Rocini ha sostenuto come la scelta di un percorso cittadino per le competizioni di domenica sia stata dettata dalla volontà di far partecipare, anche emotivamente, tutti i cittadini. “Vogliamo far divenire Montesilvano – ha dichiarato – uno stadio all’aperto”.
Infine l’intervento di Mario De Benedictis, direttore tecnico della gara nazionale il quale ha posto l’accento sull’intitolazione dell’evento a Renato D’Amario, podista che ha dedicato l’intera sua esistenza allo sport, e Gianfranco Matricardi, giovane marciatore scomparso all’età di 20 anni. “Questi due atleti – ha concluso De Benedictis – sono stati un insegnamento per lo sport abruzzese e non dimenticandoli lo possono essere tuttora”.