Remo Di Leonardo ha vinto con “ARESCUPRE L’AMORE”
ROCCA PIA (AQ) – Valorizzare il dialetto abruzzese ridando dignità ad una lingua che purtroppo rischia di sparire per sempre. È questo l’obiettivo del Premio Nazionale di Poesia Dialettale “Vincenzo De Meis” vinto quest’anno da Remo Di Leonardo con la poesia “ARESCUPRE L’AMORE”.
Terza Edizione ricca di emozioni che, oltre ai primi tre classificati, ha voluto premiare con il “Premio alla Carriera” il poeta Tommaso Stella, per la sua prolifica e distinta attività di scrittore di poesie in vernacolo abruzzese.
Novità assoluta di quest’anno il “Premio Speciale” istituito per ricordare, a pochi mesi dalla sua scomparsa, Flora Ventura, ideatrice e promotrice di eventi culturali volti a valorizzare e promuovere usi e costumi della civiltà roccolana. “Premio Speciale” vinto da Ireneo Gabriele Recchia con la poesia “TREME LU CÔRE”.
Presentatrice dell’evento è stata la Prof.ssa Daniela D’Alimonte, Ideatrice e Direttore Artistico del “Premio De Meis” che vanta, sin dalla prima edizione, la Presidenza Onoraria di Francesco
Sabatini, già Presidente Onorario dell’Accademia della Crusca.
La giuria di questa Terza Edizione era composta da: Prof. Vito Moretti (Presidente), Prof. Ezio Mattiocco (Vice Presidente della Deputazione di storia Patria per gli Abruzzi), Dott. Evandro Gay (poeta ed esperto di poesia dialettale), Prof.ssa Vittorina Castellano (Presidente Associazione Culturale Teatranti d’Abruzzo), Marco Solfanelli (Direttore della casa editrice Tabula Fati di Chieti e Vice Presidente degli Editori Abruzzesi).
Ospiti della serata sono stati: la Senatrice Paola Pelino, il giornalista Ennio Bellucci, il Console Onorario del Canada Laureano Leone, il consigliere del Comune di Sulmona Fabio Pingue ed il Consigliere Comunale di Roccaraso Patrizia Olivieri.
Il premio consegnato ai primi tre classificati ed al vincitore del “Premio Speciale” è stato “i Suspéire”, gioiello simbolo di Rocca Pia disegnato ed ideato dal designer Gaudenzio Ciotti e realizzato dal maestro orafo Franco Coccopalmeri. Premio scelto per il suo legame con il paese natale di Vincenzo De Meis ma soprattutto perché ispirato ad una poesia del poeta abruzzese.
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