PESCARA – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Gianni Melilla , coordinatore regionale di Sinistra Ecologia e Liberta’ che rende nota la partecipazione di SEl Abruzzo alla manifestazione regionale che si terrà domani a Teramo.Viene altresì annunciata un’altra dimostrazione di dissenso al Governo Berlusconi per il 1 ottobre a Roma.
Si legge nella nota di Melilla:
le decisioni assunte nella Reggia di Arcore da Berlusconi e Bossi sono inique, pasticciate, confuse e inefficaci.
Ancora una volta si ricorre ai tagli agli enti locali, alla spesa sociale, agli stipendi e alla pensioni con un taglio ideologico che appare chiarissimo nell’attacco sconclusionato alla contrattazione e all’autonomia delle parti sociali.
I grandi evasori fiscali, i grandi patrimoni immobiliari, le rendite finanziarie non sono toccate e possono tranquillamente continuare nelle loro attività speculative forti del sostegno del governo Berlusconi.
Viene così accentuata il carattere depressivo della manovra visto che i 3/4 della manovra ricorrono alla leva fiscale con una forte compressione degli stipendi e dei consumi.
In una regione come l’Abruzzo gli effetti di tale politica economica saranno devastanti accentuando la dimensione già critica del precariato, della disoccupazione, delle crisi industriali, della emarginazione sociale di vaste fasce della popolazione.
La scelta della CGIL di scioperare è giusta e coraggiosa e rompe il muro delle ambiguità di chi ritiene possibile dialogare con un Governo che da tempo ha travalicato ogni decenza politica e morale .
Ci auguriamo che il Parlamento modifichi le parti peggiori di questa manovra, ma confidiamo soprattutto nella iniziativa dei movimenti a partire dallo sciopero del 6 settembre al quale ADERIAMO con grande convinzione e invitiamo tutti i nostri aderenti a partecipare alla manifestazione regionale di TERAMO.
Sinistra Ecologia e Liberta’ ha inoltre deciso di organizzare una grande manifestazione a ROMA il 1 ottobre aperta a tutte le associazioni e movimenti che avvertono la necessità di una forte mobilitazione politica del Paese per mandare a casa un governo che continua a danneggiare l’Italia da ogni punto di vista.