L’AQUILA – Le continue scosse sismiche che stanno interessando l’Appennino centrale, vista l’intensità della magnitudo e la vicinanza dell’epicentro, stanno producendo i suoi effetti nefasti anche qui da noi a L’Aquila, e alcuni edifici civili e sacri che hanno subito danni stanno lì a dimostralo.
Ieri mattina, recandomi al cimitero del mio paese, a Roio, ho notato pietre e calcinacci che si sono distaccati dalla torre campanaria, la quale si trova in un punto di transito che porta dietro al villaggio map di Santa Rufina e ad alcune case del paese situate in zona Fontevecchia. Inoltre, il campanile si affaccia a uno dei due ingressi del camposanto. L’avvicinarsi del giorno della commemorazione dei defunti ha reso il luogo molto affollato. Il fioraio, sistemato nella piazzola adiacente, mi ha riferito che dell’accaduto è stato avvertito il Comune. La torre fa parte della chiesa dei Ss Marciano e Nicandro il cui impianto murario è stato ristrutturato per un terzo, lasciando, per mancanza di fondi, il resto del fabbricato sacro sventrato e inagibile. Lo sforzo fatto per la ristrutturazione parziale della parrocchia potrebbe essere vanificato dal protrarsi degli eventi sismici in corso e dai tempi, non certo brevi, che occorreranno per ricostruirla. Comunque sia, la torre seicentesca necessita di una messa in sicurezza che i puntelli di legno e le imbracature fatte nel 2009 non sono più in grado di garantire.
(a cura di Fulgenzio Ciccozzi)