Home » Eventi Abruzzo » Presentazione Libri » Il pronipote di Joe Petrosino all’Istituto “Pascal-Comi-Forti” di Teramo

Il pronipote di Joe Petrosino all’Istituto “Pascal-Comi-Forti” di Teramo

da Redazione

nilo melito petrosino teramo

TERAMO – Una mattinata da ricordare quella vissuta il 16 novembre 2023 dagli studenti e dalle studentesse dell’Istituto “Pascal-Comi-Forti” di Teramo: Nino Melito Petrosino, pronipote del leggendario poliziotto italoamericano Joe Petrosino, li ha incontrati presso l’Auditorium dell’Istituto “Carlo Forti” su iniziativa dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato (ANPS) – Sezione di Teramo.

Dopo i saluti della dirigente scolastica Maria Letizia Fatigati e del Presidente della Sezione di Teramo dell’ANPS Giuseppe Calandrini, ha preso la parola Nino Melito Petrosino che ha ripercorso le tappe fondamentali del suo prozio Giuseppe Petrosino (detto Joe, ndr), il notissimo poliziotto italoamericano precursore della lotta alla mafia (nota anche come “mano nera”, ndr) che fu ucciso proprio dalla criminalità organizzata a piazza Marina di Palermo il 12 marzo 1909 in occasione di un suo viaggio in Sicilia per svolgere importanti indagini.

Nino Melito Petrosino, autore del libro “Joe Petrosino, l’incorruttibile”, ha tenuto a precisare che oramai sono quasi cinquant’anni che gira il mondo per raccontare la storia della sua famiglia e per diffondere la cultura della legalità nei giovani. In questo volume, infatti, la narrazione inedita trova fondamento nella tradizione orale di famiglia come lui stesso riporta nella copertina “Quelle sere d’inverno accanto al camino, quando imparavo a conoscere l’eroe, attraverso le testimonianze di mio nonno Michele, fratello di Joe e padre di mia madre Gilda Petrosino. È stata quella la mia televisione”.

Joe nacque a Padula (SA) il 30 agosto 1860 da una famiglia molto modesta; il padre Prospero era sarto e grazie al suo lavoro riuscì a far studiare i suoi quattro figli. Nel 1873 la famiglia emigrò a New York e inizialmente Joe svolse lavori molto umili, tra cui pure il lustra scarpe. In pochissimi anni, però, si affermò fino a diventare poliziotto soprattutto grazie al fatto che riuscì a sventare un attentato contro il capo della Polizia. Molto stimato anche dall’allora assessore di Polizia Roosevelt (futuro Presidente degli Stati Uniti, ndr), grazie al suo intuito investigativo capì subito che la mafia a New York aveva le sue radici in Italia e nel tempo fece una brillante carriera, diventando una figura leggendaria della lotta alla mafia e ispirando autori di libri, fumetti, serie televisive, opere teatrali, ecc. Sulla sua storia sono stati girati diversi film interpretati da attori famosi a livello mondiale (nell’ultimo film “The black hand” Joe Petrosino è stato interpretato addirittura da Leonardo Di Caprio, ndr).

Negli Stati Uniti è tuttora considerato un eroe nazionale e a lui ogni anno, il 19 ottobre, è dedicato il cosiddetto “Petrosino day” in memoria del 19 ottobre 1883 quando Joe per la prima volta indossò la divisa da poliziotto.

Nella sua casa natale di Padula è stato allestito un museo che rappresenta l’unica casa-museo in Italia dedicata a un poliziotto.

Raccontare la storia di Joe Petrosino, per il pronipote Nino è un onore anche perché Joe rappresenta un esempio per i giovani.

“La presentazione del libro su Joe Petrosino ha rappresentato per i nostri studenti e studentesse un momento di alta riflessione su come e cosa vuol dire scegliere la parte giusta della vita, quella onesta e autentica che porta alla costruzione di un futuro di legalità” – ha dichiarato la dirigente scolastica Fatigati.

Ha partecipato all’iniziativa anche il segretario della Sezione di Teramo dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato Camillo Marinelli.

Ti potrebbe interessare