PESCARA – “Sono state bocciate, in quanto non pertinenti con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, ma sono state trasmesse agli uffici tutte le Osservazioni al Piano inerenti la realizzazione delle nuove piste ciclabili, l’abbattimento delle barriere architettoniche e la realizzazione delle opere inerenti la sicurezza stradale. L’obiettivo è permettere il loro recupero all’interno del BiciPlan – il Piano della mobilità ciclabile, e del Peba-il Piano per l’Abbattimento delle Barriere architettoniche. È quanto deciso dagli uffici tecnici comunali che, come riferito dall’architetto Giancarla Fabrizio, hanno definitivamente chiuso il lavoro sul Pums che, dopo l’ultimo esame in Commissione, approderà in Consiglio comunale quando sarà deciso dalla Presidenza e dalla giunta comunale”. Lo ha ufficializzato il Presidente della Commissione Mobilità Armando Foschi in riferimento all’esito della seduta.
“Ormai per il Piano della Mobilità siamo alle battute finali prima dell’esame in Consiglio, che significherà dotare la città di uno strumento straordinario per la gestione della mobilità – ha ricordato il Presidente della Commissione Foschi -. Lo strumento cambierà la città in termini di infrastrutture, dotando Pescara del nuovo svincolo a Colle Caprino, del nuovo asse di collegamento diretto tra via Colli Innamorati e lo svincolo di strada comunale via Prati, del completamento della filovia che per ora arriverà sino a San Silvestro a sud e sino a San Giovanni Teatino, verso ovest, ma i due nuovi rami saranno solo il preludio per l’ulteriore allungamento della linea di trasporto pubblico di massa a basso impatto ambientale sino a Francavilla al Mare e sino a Chieti, al fine di dare una opportuna alternativa pubblica a chi oggi raggiunge la nostra città in auto, abbattendo il volume dei 118mila veicoli privati che ogni giorno entrano ed escono da Pescara.
E la nuova dotazione infrastrutturale comprenderà anche l’installazione di quelle attrezzature che mirano a potenziare la mobilità elettrica, dalle colonnine per la ricarica delle auto elettriche a quelle dedicate alle bici, e poi lo scooter sharing, il BiciPlan, le 140 bici a pedalata assistita disponibili per chi vuole spostarsi su Pescara e i monopattini elettrici. Strutture – ha aggiunto il Presidente Foschi – che cambieranno il volto di Pescara entro i prossimi dieci anni, esattamente com’è accaduto con l’approvazione, agli inizi del 2000, del Piano della Mobilità che determinò la costruzione del nuovo Ponte Flaiano, il raddoppio del Ponte Capacchietti e lo svincolo di via Tirino solo per citare i due esempi più eclatanti. Non solo: una volta approvato il Pums, avremo la possibilità di intercettare poderosi finanziamenti previsti dal Recovery Plan. Ovviamente il Piano è stato sottoposto al periodo di pubblicazione per consentire ai cittadini di prendere visione del documento ed eventualmente presentare proposte di modifica e, alla scadenza dei termini, sono arrivate agli uffici 18 Osservazioni, provenienti molte dagli stessi cittadini e Associazioni, e per la maggior parte inerenti l’organizzazione delle piste ciclabili cittadine.
Lo scorso 29 marzo – ha detto il Presidente Foschi – l’Ufficio mobilità ha aperto la fase istruttoria per ciascuna singola osservazione, ovvero l’analisi dei contenuti e la verifica della compatibilità di ogni proposta rispetto al Pums, e al termine di tale procedura gli stessi uffici hanno avanzato una propria proposta circa le osservazioni accoglibili o meno, proposta che verrà sottoposta al giudizio del Consiglio comunale, unitamente alla delibera del Piano stesso della Mobilità sostenibile, ovvero l’ultima parola spetterà all’assemblea civica. Le ultime nove osservazioni sono state bocciate, ma solo perché non pertinenziali rispetto al Piano, tuttavia in quanto rilevanti, ovvero relative alla realizzazione di piste ciclabili e al tema della sicurezza stradale, sono state trasmesse agli uffici per essere prese in considerazione nella fase di preparazione del Peba-il Piano dell’abbattimento delle barriere architettoniche, e del BiciPlan-il Piano della rete ciclabile”. Nel dettaglio, “otto sono le osservazioni presentate dal signor Antonio Romano – ha elencato il Presidente Foschi -: la prima riguarda la pericolosità nel tratto misto, a viabilità ciclabile e pedonale, nel tratto da via De Nardis a Fosso Vallelunga, in cui la corsia ciclabile è immediatamente adiacente agli ingressi e uscite dalle proprietà private, osservazione respinta in quanto tale pista è stata realizzata dalla Provincia di Pescara nell’ambito del progetto Corridoio Verde Adriatico, nel rispetto delle norme costruttive; due osservazioni sostengono che ‘il Pums è carente di progetti legati alla navigabilità del fiume Pescara da un punto di vista della mobilità dei cittadini’ e chiedono di inserire un progetto che permetta ai cittadini di spostarsi mediante un battello sulle acque del fiume per collegare la parte ovest a quella est della città, richiesta respinta perché la navigabilità del fiume non rientra tra le azioni strategiche del Pums elaborato, ma sicuramente si potrà valutare il suo inserimento nel prossimo documento, già in via di elaborazione; la quarta osservazione chiede di rendere sicuro il transito e l’attraversamento pedonale nel tratto di via Paolucci-uscita asse attrezzato, punto in cui il pedone, a giudizio del signor Romano, non ha alcuna possibilità di effettuare un attraversamento in piena sicurezza: anche tale richiesta è stata bocciata in quanto l’istanza richiede interventi tecnici e operativi che riguardano le fasi esecutive dell’opera, non di competenza del Pums che è un Piano territoriale strategico; stesso discorso con le altre osservazioni che riguardano l’assenza di sicurezza per i pedoni nel tratto che collega l’Ospedale civile al Piano Flaiano, e poi la presenza di barriere architettoniche che ostacolano il passaggio dei disabili in via Dante, lato nord, e via Ancona, lato sud, per la presenza di pali della pubblica illuminazione in mezzo al marciapiede, osservazioni respinte, ma puntualmente trasmesse ai tecnici che stanno redigendo il Peba, il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche, per essere inserite nel Piano.
L’ultima osservazione – ha aggiunto il Presidente Foschi – è stata presentata dal signor Antonino Lamante e contesta l’assenza dal Piano di una pista ciclabile per collegare piazza Unione con il lungomare, costringendo ‘gli utenti a pericolose gimcane tra automobili, pullman e camion’, chiedendo dunque la realizzazione di una pista ciclabile per attraversare via Andrea Doria e via Marco Polo per poi ricollegarsi al ponte Risorgimento. Richiesta respinta, ma trasmessa ai tecnici che stanno redigendo il BiciPlan. A questo punto, chiuso il lavoro in Commissione, il Pums è stato riconsegnato alla giunta per programmare l’arrivo in Consiglio comunale”.