PESCARA – Gara salvezza tra i biancoazzurri di Bergodi e i granata di Ventura. Grande coreografia in curva nord nel ricordo dell’anniversario della scomparsa del 10 gennaio scorso, di Bubù, l’indimenticabile capo dei Pescara Rangers, Marco Mazza. Nel pre partita altri due momenti imporanti: il primo è stata la consegna di una targa speciale a Romolo Togni da parte del presidente dell’Associazione carrozzine deter- minate, Claudio Ferrante.
Questa la motivazione: «Il calciatore Togni ha condiviso l’emozione del gol contro il Catania con i tifosi disabili regalando lacrime di gioia a tutti. Inoltre Togni ha usato frasi molto toccanti che hanno commosso e dato forza a tutte le persone con disabilità, dichiarando che:
I veri campioni nella vita sono coloro che devono affrontare le vere situazioni difficili come la disabilità.
Il secondo è stato nel minuto di silenzio osservato per ricordare lo presidente del Pescara calcio, Pietro Scibilia, scomparso nella giornata di ieri. Le squadre quindi si sono fronteggiate a viso aperto anche se nei primi 45 minuti si è principalmente vista la squadra granata, subito in vantaggio grazie però ad una discutibile decisione arbitrale di non fermare l’azione che è parsa in fuorigioco.
Il gol ha condizionato il resto della gara dove ad onor del vero il Torino ha creato di più in fase offensiva e come gioco espresso. Solo nella ripresa c’è stata una piccola reazione del Delfino che con Bjarnason ha fallito il colpo che avrebbe potuto cambiare la rotta dell’incontro.
Ultimi flash di una grigia giornata all’Adriatico è stata la decisione di Mazzoleni di allontanare per doppio giallo per simulazione prima Weiss, quindi il tecnico Bergodi con rosso diretto per proteste che ai più sono sembrate in toni molto pacati. Nell’occasione l’arbitro è apparso fin troppo fiscale nelle sue decisioni che hanno di fatto tolto quel barlume di speranza di rimonta.